Nina Zilli e il duetto con Sergio Cammariere: “Senza appartenere” con il pianoforte protagonista, una scelta vincente. La cantante, tra le candidate al successo del Festival di Sanremo 2018, ha fatto coppia con il vincitore della kermesse sonora dell’edizione del 2003 con “Tutto quello che un uomo” e il mix è stato decisamente interessante: il soul e la grinta di Nina Zilli con l’eleganza e la delicatezza di Sergio Cammariere. A dare un’atmosfera decisamente interessante è stata la lunga, forse anche troppo, introduzione col pianoforte di Cammariere, che si è guadagnata gli applausi del pubblico del Teatro Ariston. Ottimo riscontro anche al termine dell’esibizione, con i due cantanti che hanno ricevuto un caloroso saluto. Altra cosa da segnalare: al termine dell’esibizione, Cammariere ha preso il microfono alla Zilli e ha urlato “Situation”, sua catch phrase della sua prima volta a Sanremo. (Agg. Massimo Balsamo)
DELICATEZZA E SENSIBILITA’
Nina Zilli ha riscosso un forte successo grazie alla sua prima apparizione al Festival di Sanremo 2018 e nella serata dedicata ai duetti salirà sul palco dell’Ariston al fianco di Sergio Cammariere. La sua “Senza appartenere” unirà così una voce femminile a una maschile, per completare il cerchio dell’inno alla bellezza femminile. L’ode a una voce della Zilli si è concentrata infatti sull’interpretazione femminile della cantautrice, con il rischio di far diventare questo inno maestoso in una mera autocelebrazione della donna. La presenza invece di un artista uomo le permetterà di ampliare gli orizzonti grazie a temi come condivisione e comuni intenti, oltre che a sottolineare l’indipendenza di ogni donna, al di là di ogni imposizione di appartenenza. La Zilli ha tra l’altro dichiarato a Radio Italia che la presenza di Sergio Cammariere donerà un’ulteriore delicatezza e sensibilità al brano, grazie alle qualità personali e canore dell’artista.
LE GIURIE DIVISE SULLA CANZONE
La trasformazione della classifica parziale del Festival di Sanremo 2018 sembra aver giocato un brutto tiro a Nina Zilli. La cantautrice è infatti riuscita a conquistare i primi posti nel corso della prima serata, riuscendo a conquistare la giuria demoscopica. Meno successo invece con la sala stampa, che nel corso della seconda serata ha assegnato la Zilli uno degli ultimi posti. Una decisione che corrisponde con le critiche ricevute dall’artista sui social, da parte di un gruppo di utenti che non hanno ben visto il suo successo, a sfavore di altri artisti che ai loro occhi meritavano una posizione più vantaggiosa. Subito dopo la prima serata, la Zilli ha invece ottenuto un forte miglioramento per quanto riguarda le quotazioni dei bookmakers. La quota iniziale assegnata dalla Sisal era di soli 25 punti, saliti fino a 12 dopo la prima esibizione. Per la Snai invece la cantautrice merita una quota di 13.00. Non è chiaro se la presenza di Sergio Cammariere riuscirà a far decollare del tutto la Zilli prima dell’esito finale del verdetto, ma di certo potrà contribuire a far arrivare in modo più diretto il messaggio della sua canzone.
L’ULTIMO DISCO DI CAMMARIERE
Sergio Cammariere sembra essersi calato perfettamente nella parte di super ospite, ancora prima del suo ingresso al Festival di Sanremo 2018. L’artista ha infatti partecipato al via della stagione di concerti degli Amici della Musica di Foggia, avvenuta lo scorso 21 gennaio presso il Teatro Verdi di San Severo. In quell’occasione, il cantautore calabrese ha affrontato un live intimo e avvolgente, grazie all’accompagnamento di Luga Bulgarelli, Amedeo Ariano, Bruno Marcozzi e Daniele Tittarelli. Un concerto con cui Cammariere ha ripercorso il proprio repertorio musicale, dalle sue hitl fino ai brani meno popolari. Il cantautore ha presentato inoltre a fine dell’anno scorso il suo Piano, il suo ultimo disco ed il primo in cui si è cimentato al solo pianoforte. A trent’anni di distanza dal suo debutto nel mondo della musica, Cammariere ha voluto rendere omaggio al proprio lavoro ed a chi, come ha sottolineato all’Adnkronos, è rimasto sempre colpito dai suoi brani solo strumentali. L’opera raccoglie infatti sedici brani emozionanti in cui il cantautore ha infuso la sua essenza, la verità, senza filtri e vestiti. Una raccolta con cui ha spaziato fra diversi generi, dal blues fino al jazz e dal minimal allo sperimentale, una summa della sua carriera musicale.