Ornella Vanoni, durante L’Intervista di Maurizio Costanzo, in onda su Canale 5, ha parlato di Danilo Sabatini, produttore esecutivo con cui è stata insieme negli anni ’70. In una vecchia dichiarazione, la Vanoni descrisse Sabatini come un uomo molto passionale ma la cantante, questa sera, ha ritrattato in parte quelle dichiarazioni, presumibilmente per imbarazzo: “Danilo Sabatini era toscano, maremmano, rideva sempre. Vivevamo a Roma. All’epoca, si rideva sempre a Roma. Oggi, si ride di meno. Lui faceva cinema, era executive producer. Ho detto che faceva bene l’amore? Ma no, non credo… Faceva l’amore, certo, ma non lo posso dire!”. Con le successive dichiarazioni, la Vanoni ha parlato anche di fedeltà e di amore: “Fedeltà? Se sono innamorata, sì. Quando non sono più innamorata, no. Non credo di potermi innamorare di nuovo. Posso amare le persone care. Sono 13 anni che sono sola e intendo restarci. Ogni tanto, la sera, ho delle voragini di tristezza ma sto bene con me stessa e me la cavo”. (Aggiornamento di Fabio Morasca)
ORNELLA VANONI E LA STORIA CON DANILO SABATINI
Estroverso, quasi un gigante. Danilo Sabatini è uno dei tanti amori di Ornella Vanoni, uno di quelli importanti che lascerà il segno nella vita dell’artista sia in senso negativo che in positivo. Sarà infatti al suo fianco che acquisterà una casa a Milano: l’uomo ideale, come lo definirà più tardi l’artista in un’intervista al settimanale Oggi. I vanti di Sabatini sono di certo molti, sia perché è riuscito a rapire lo sguardo della Vanoni a lungo tempo, sia perché la cantante lo vedrà come un amante perfetto. “Fa l’amore tutti i giorni”, sottolinea nel suo intervento. La loro convivenza tra l’altro durerà a lungo, tanto da permettere all’artista di superare “il mio record di convivenza”. Eppure ha anche un altro primato, anche se in negativo. Sabatini sarà infatti uno degli uomini che tradirà la Vanoni in modo spudorato e senza mezzi termini. Era un esplicito mascalzone, sottolinea ancora al settimanale Sette, un uomo persino sboccato e giocoso con le donne. I suoi tradimenti tuttavia non hanno fatto soffrire troppo l’artista, tanto che li vedrà più in modo sorridente. Soprattutto per il suo modo di sdrammatizzare eventi così importanti. E poi bisogna sempre considerare l’altra faccia della medaglia, perché Sabatini riuscirà a restituire alla Vanoni quella fiducia in se stessa che sembrava aver perso da fin troppo tempo.
I PRIMI ANNI DEL LORO RAPPORTO, FRA CASE DISCOGRAFICHE E DEBUTTO A CITTA’ DEL MESSICO
Il mio Ministro del Tesoro personale. Questa è una delle definizioni di Danino Sabatini che darà Ornella Vanoni nel tempo. Lo sottolineerà infatti alla giornalista Camilla Cederna per il suo libro Il lato debole, edizione Feltrinelli. Sarà il produttore del resto a permetterle di lasciare il mondo della musica nel 1974 ed a dedicarsi al mondo dell’imprenditoria. Con il suo aiuto fonderà la Vanilla, la sua prima casa discografica e grazie a cui debutterà con l’album A un certo punto. Della coppia Sabatini/Vanoni intanto parleranno diversi artisti, icone del giornalismo e dello spettacolo in generale. Come il produttore Adriano Aragozzini, che descriverà un suo incontro con i due artisti nel suo libro “Questa sera canto io”. Splendori, miserie, passioni, tradimenti, segreti e trasgressioni in 50 anni di canzone italiana, editore La nave di Teseo. Di certo quello che colpiva era l’imponenza fisica di Sabatini, tanto gigantesco quanto simpatico, ed è la stessa che rimarrà impressa nella memoria di Aragozzini, che ospiterà il produttore e la Vanoni presso l’hotel Camino Real prima del debutto del suo El Patio di Città del Messico. Di quel periodo, il primo e intenso per la loro coppia, il giornalista ricorderà inoltre che la Vanoni e Sabatini non usciranno per tutto il tempo, a causa dell’altitudine che la cantante non riusciva a gestire. La Vanoni infatti uscita dall’hotel in cui era ospite solo per affrontare l’esibizione a El Patio, per poi ritornare subito in hotel. “Del resto era il primo periodo della sua storia d’amore”, scrive Aragozzini nel suo testo.