Lucio Ardenzi è stato centrale per la vita di Ornella Vanoni, sia perché dal loro matrimonio nascerà Cristiano, l’unico figlio dell’artista, sia perché la cantante vivrà in quello stesso anno anche la storia d’amore passionale con Gino Paoli. Siamo nel 1960 e Ardenzi è un produttore teatrale affermato nel panorama italiano, che gli permetterà inoltre di fare un tour internazionale a metà degli anni ’50. Ed è grazie al suo ruolo nel mondo dello spettacolo che potrà incontrare Ornella Vanoni, protagonista della puntata de L’Intervista di Maurizio Costanzo di questa sera, giovedì 1 marzo 2018. E non solo, perché il futuro marito riuscirà a strappare dalla pelle della cantante quella paura che la spingeva a guardare con terrore il palcoscenico. Il loro incontro? Una scossa, riferisce la Vanoni a Il Messaggero. La conferma che i loro due talenti fossero affini, anche se il cuore dell’artista in quel periodo era già stato consacrato a Gino Paoli. A quest’ultimo infatti dedicherà canzoni come Senza fine e Cercami. Ardenzi invece permetterà alla Vanoni di coronare il suo sogno di avere una carriera indipendente, un’ambizione che il precedente marito Giorgio Strehler non le ha mai permesso. L’ex marito infatti era convinto che l’artista non avesse i nervi adatti per governare il turbinio di emozioni legate al mondo dello spettacolo, nonostante le riconoscesse un grande talento. L’anno successivo al matrimonio con Ardenzi, la Vanoni sbarcò infine a teatro grazie a L’Idiota di Achard, ma di quel periodo si ricorda anche la decisione dell’artista di allontanarsi dalle Canzoni della Malavita, i brani popolari che le avevano permesso di attirare l’attenzione del pubblico. Lo afferma la cantante stessa in una video intervista dell’epoca, filmata in occasione della sua luna di miele con Ardenzi, presso Positano. Clicca qui per vedere il video di Ornella Vanoni e Lucio Ardenzi. 



LUCIO ARDENZI “STRAPPA” ORNELLA VANONI A GIORGIO STREHLER E LE APRE LE PORTE DEL TEATRO

Un amore fugace, durato niente. E’ così che Ornella Vanoni ha descritto il suo matrimonio con Lucio Ardenzi, avvenuto subito dopo le prime nozze fra la cantante e Giorgio Strehler. Una relazione quasi di passaggio, perché il cuore della Vanoni in quel periodo sembrava battere solo per Gino Paoli, come sottolinea a La Repubblica. Eppure sarà Ardenzi a renderla madre e a diventare in qualche modo significativo per la sua vita personale. Siamo negli anni ’60 e Lucio Ardenzi ha alle spalle diversi successi, il primo dei quali maturato negli anni ’40. Cavalca invece l’onda della popolarità nell’immediato dopoguerra, quando grazie al ruolo di talent scout individuerà un asso vincente in coppie come quella di Anna Proclemer e Giorgio Albertazzi. Gli stessi che nel ’55 chiamerà per un tour mondiale che lo porterà in Urugay, Argentina e Brasile, grazie al Ministero dello Spettacolo del nostro Paese e con cui andrà in scena con Re Lear e piece teatrali come Beatrice Cenci di Albergo Moravia, all’epoca in anteprima internazionale. La sua popolarità gli permetterà alla fine di ricevere il titolo di Presidente per l’Ente Teatrale Italiano, una nomina che arriverà solo sei mesi prima della sua morte. Una curiosità: nel 1976 produce il film Al piacere di rivederla grazie alla regia di Marco Leto ed alla sceneggiatura di Maurizio Costanzo. 

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