Un’intervista forte e commovente quella di Alda D’Eusanio a Verissimo. Argomento importante è quello del coma: “Sono stata in coma per più di un mese ed è stato un iter lungo. – racconta – È stato anche un cambio dell’intelligenza: quando tu hai un insieme di conoscenza e perdi la memoria non hai più quella elesticità e quella capacità di connettere i vari sapere. Oggi ne soffro molto meno”. Particolare è il racconto dell’esperienza eztra corporea avuta durante il coma: “Io mi vedevo dall’alto e mi vedevo sdraiata sul lettino e vedevo i dottori e dicevo ‘Cosa vogliono questi? Sono cretini’. La mia sensazione era però che stavo da Dio, benissimo, stavo bene da morta. Poi tornavo in terra e stavo male. Perciò avevo paura di stare sulla terra, non di morire, perchè se morivo andavo da mio marito.” Ed è proprio su suo marito che arrivano le dichiarazioni più forti della D’Eusanio a Verissimo: “Io l’ho fatto operare quattro volte. Pur di tenermelo ero capace di tenermelo a pezzetti. – e aggiunge – Allora ho capito che l’amore vero è anche lasciar andare la persona che ami e non egoismo. Io pensavo a me, lo volevo con me a qualunque costo e in qualsiasi modo ma quello era egoismo”. Un’idea che ha palesato anche in un’ospitata di alcuni anni fa in Rai e che le è costata caro: “Per aver detto questo in Rai sono stata cacciata via e per tre anni non sono stata invitata neppure come ospite”. (Aggiornamento di Anna Montesano)



“DOPO IL COMA NON AVEVO VOGLIA DI TORNARE IN TV”

Alda D’Eusanio è attesa nello studio di Silvia Toffanin dove parlerà di uno dei periodi più brutti della sua vita. La giornalista fu investita da una moto mentre attraversava sulla strisce pedonali, un terribile incidente che l’ha lasciata in coma per diverso tempo. Ora però si dice rinata e trasformata e intervistata dal magazine Spy, Alda D’Eusanio ha raccontato come tutta la sua vita si sia completamente stravolta dopo questa esperienza tanto dolorosa e come però abbia imparato a dare la priorità a cose meno futili e più essenziali. Inoltre la conduttrice televisiva ha raccontato anche di come a causa delle tante emorragie celebrali ha perso parte della memoria: “Con le cinque emorragie ho perso parte della memoria cognitiva e caratterialmente sono cambiata pur restando testarda e coraggiosa. Dopo il coma, non avevo più voglia di fare tv. Devo a Piero Chiambretti il fatto di avermi fatto tornare l’entusiasmo. ‘Provo una puntata, non so e sono in grado’, dicevo. Poi ci sono tornata sempre”.



ALDA D’EUSANIO: “SONO UNA DONNA DI DOLORE”

Nel salotto televisivo di Verissimo tra i tanti ospiti vi è anche la nota giornalista e conduttrice televisiva Alda D’Eusanio. Un volto noto del mondo spettacolo italiano che tuttavia proprio nel momento di maggior successo con la sua trasmissione in onda nel pomeriggio di Rai 2, ha dovuto lasciare per via di un terribile incidente occorso il 24 gennaio del 2012. Come lei stessa ha avuto modo di raccontare nelle tante interviste rilasciate, è stata investita da una moto mentre attraversava Corso Vittorio Emanuele a Roma. In una delle ultime interviste rilasciate al Quotidiano.net, non ha nascosto la grande sofferenza provata aggiungendo come oggi si sente pronta per ritornare a lavorare a pieno organico: “Sono una donna di dolore. E di dolore si può vivere, non si muore soltanto. Messa alla prova dalla vita, sono finalmente in grado di lavorare, fino a poco tempo fa, no. Sto meglio, ma cinque emorragie cerebrali non passano senza lasciare il segno. Postumi? In seguito alla frattura occipitale e a diverse emorragie, gli strascichi si fanno sentire: violente emicranie, crisi epilettiche, ho perso parte della memoria cognitiva. Anche caratterialmente sono cambiata, pur restando testarda e coraggiosa”.



ALDA D’EUSANIO, “VEDEVO ME STESSA SUL LETTINO”

Ha fatto molto discutere l’intervista rilasciata dalla D’Eusanio al Quotidiano.net ed in particolare nel passaggio in cui ha raccontato la sua esperienza in coma durante la quale si sarebbe vista stesa sul lettino: “Sono rimasta in coma un mese e da morti si sta molto bene, una serenità totale. Il corpo è una prigione se stai male. Quando ero dall’altra parte, vedevo me stessa stesa sul lettino. Poi sono tornata indietro. Sa la prima cosa che ho fatto? Il testamento biologico: se fossi rimasta con gravi handicap, desideravo non continuare a vivere”. Inoltre, parlando del suo attuale stile di vita ammette che quanto successo gli abbia fatto decisamente cambiare modo di affrontare la quotidianità: “Quando torni dalla morte dopo il coma, impari a non perdere tempo nell’inutile chiacchiericcio: resto convinta di aver dato molto di più di quello che ho ricevuto, professionalmente parlando, soprattutto dalla Rai. Ancora oggi persiste un veto alla mia presenza ma, che vuole… a volte, la morte non fa male quanto la vita”.