Il caso di Sveva Cardinale, conosciuta anche come Paola Catanzaro, continua ad essere al centro dell’attenzione pubblica. Lo scorso gennaio l’ex mistico di Brindisi conosciuto come Paolo Catanzaro, è stato infatti arrestato dalle autorità con l’accusa di truffa ai danni di molte persone. Secondo le autorità infatti avrebbe raggirato per tanti anni non solo i fedeli della parrocchia di Brindisi, ma anche diversi cittadini negli anni successivi alle operazioni chirurgiche per il cambio di sesso. Oggi donna a tutti gli effetti, Sveva Cardinale dovrà rispondere di diversi capi di reato, dopo aver sollevato l’opinione pubblica contro di sé. A Quarto Grado – La Domenica, nella puntata di oggi, domenica 11 marzo 2018, si approfondirà ancora il caso dell’ex mistico e delle sue maxi truffe. Sulle presunte visioni mariane di Paola Catanzaro, a cui la stessa ha posto fine nel 2014, non sembrano esserci dubbi. La stessa Chiesa infatti ha condotto un maxi processo contro la sedicente sensitiva, dichiarando false le sue visioni ed imponendo ai fedeli di non sostenerla in alcun modo, pena l’esclusione degli stessi dai sacramenti e l’interdizione. Eppure secondo alcuni Sveva Cardinale avrebbe usufruito per lungo tempo all’appoggio di qualcuno interno al Vaticano. 



LE ACCUSE DI UNA TESTIMONE: “PROTETTA DA UN VESCOVO”

Sveva Cardinale è stata supportata dal Vescovo Rocco Talucci? Secondo alcuni testimoni i due sarebbero stati fin troppo vicini nell’arco di tempo che va dal 2002 al 2012. La testimone Simona Pino D’Astore ha riferito infatti proprio a Quarto Grado, durante uno dei suoi ultimi approfondimenti, come la decisione dell’Arcivescovo Domenico Caliandro di mettere al bando la presunta sensitiva sarebbe stata ad un certo punto ostacolata dai suoi agganci ecclesiastici. La testimone riferisce infatti che all’epoca dei fatti, prima della scomunica ufficiale di Paola Catanzaro e prima del cambio di sesso, la stessa si trovava sotto l’ala protettiva del Vescovo Talucci, che pur di proteggerla avrebbe sostituito il parroco di paese con un altro dei suoi ipotetici protetti, don Francesco Caramia. Quest’ultimo attualmente è accusato di abuso su minore e condannato ad 8 anni di reclusione. Clicca qui per vedere il video di Quarto Grado su Sveva Cardinale. Ma c’è molto di più, perché a quanto sembra dal 2014 in poi, Paola Catanzaro ha diversificato la propria strategia truffaldina, riuscendo a raggirare anche imprenditori facoltosi. Durante il suo arresto, sottolinea Brindisi Report, è stato ritrovato un testamento a suo favore per una casa che le sarebbe stata regalata da un titolare di un’azienda di autotrasporti. Il tutto con la scusa di creare un luogo sacro per la nascita dei figli dell’uomo: la firma sul documento potrebbe essere stata estorta, secondo il diretto interessato. L’imprenditore infatti ha denunciato l’ex veggente ed ha contribuito alla decisione del pm di togliere Sveva Cardinale dagli arresti domiciliari, per richiederne la reclusione in penitenziario. Agli occhi degli inquirenti la donna avrebbe potuto fuggire all’estero, inquinare le prove e reiterare i reati che le sono stati contestati. 



Leggi anche

Papa Francesco all’Ucraina “Dio chiederà conto di tutte le lacrime”/ “Si convertano i cuori: speranza è pace”