Biondo, uno degli allievi di Amici 17 più amati dai telespettatori del talent show, è finito nuovamente nella lista di sospettati di plagio. Questa volta i dubbi del pubblico da casa riguardano il suo ultimo inedito (o presunto tale) intitolato ‘La mia ex chiama’ che sembra avere più di qualche somiglianza con una canzone in inglese dal titolo identico ovvero ‘Ex calling’. Una strana similitudine notata da alcune utenti del Vicolo delle News che hanno chiamato in causa il brano del rapper e cantante statunitense Ricardo Valez Valentine aka 6lack scritto nel 2016 (clicca qui per ascoltarlo). Tanti i punti in comune sia per quanto riguarda la melodia, che per quanto riguarda il testo. Lasciando a voi la conclusione riguardante un eventuale plagio vi segnaliamo alcuni passi scritti da Biondo: “Sono le 3 del mattino sto su non disturbare, dentro una stanza d’albergo con fuori il cartello non disturbare Tu non disturbare”. Il rapper americano afferma invece: “Tre del mattino, ho acceso la modalità non disturbare La mia ultima fuga metto questa m**** nella sporcizia Salto dalla macchina urlando”. Parallelismi che procedono sotto diversi punti di vista in ampie parti del testo.
BIONDO: UNA NUOVA ACCUSA DI PLAGIO
Non è la prima volta che Biondo viene sospettato di plagio dai telespettatori di Amici 17. Già qualche tempo fa, infatti, l’allievo aveva fatto nascere più di qualche sospetto in merito all’altro suo inedito ‘Deja Vu’. In tale circostanza in molti avevano notato una forte somiglianza con la canzone ‘ Me & Te’ del cantante napoletano Marco Eden. Il beat dei due testi era apparso pressoché identico, anche se sulla questione era intervenuto il diretto interessato precisando che non è giusto parlare di plagio. Sia lui che lo stesso Biondo avevano infatti utilizzato lo stesso beat presente su Youtube. Ecco le parole dell’artista partenopeo: “Mi stanno arrivando messaggi nei quali mi viene segnalato che questo ragazzo ha fatto un pezzo sulla stessa base della mia canzone “Me&Te”. Per rispondere: No, non è nessun plagio perché il beat non era di mia proprietà, bensì una strumentale presa da youtube”.