Per Elio e le Storie Tese si avvicina il momento dell’inizio del Tour d’Addio. Infatti dopo aver segnato la musica italiana con 38 anni di grandi successi, Elio e le Storie Tese si dicono pronti a concludere la propria carriera e lo fanno in grande stile preparandosi al Tour che avrà inizio il 20 Aprile per poi concludersi il 30 Giugno. La band infatti nonostante grandi dimostrazioni di affetto e interesse nei propri confronti non hanno minimamente ripensato alla possibilità di non sciogliersi più, sicuri ciascuno di intraprendere un nuovo percorso di vita. Pochi giorni fa è anche uscito in radio il loro nuovo singolo Il circo discutibile scritto da Rocco Tanica e che contiene i frammenti di un’intervista a Federico Fellini realizzata nel 1992. Il brano è stato estratto dall’ultimo album Arrivedorci, considerato una sorta di testamento discografico della band e che contiene oltre al brano sanremese anche la registrazione dei loro maggiori successi che sono stati suonati durante il concerto d’addio che si è tenuto al Mediolanum Forum lo scorso mese di dicembre. Mentre continua la loro attività per incontrare i fan nelle date dell’Instore Tour, si è già proiettati verso il Tour d’Addio che come detto aprirà il 20 Aprile al Pala George di Montichiari (BS) per poi concludersi il 30 Giugno.



ELIO E LE STORIE TESE: “CERTI EPISODI PORTANO A CAPIRE CHE LA VITA È QUANTO MAI REALE”

La band milanese di Elio e le Storie Tese ha fatto quindi la storia della musica italiana con canzoni rivoluzionarie come ad esempio La Terra dei Cachi aprendo anche la strada a tutte quelle band che mai si sarebbero avvicinate a Sanremo come nel caso de Lo Stato Sociale. Grazie al fatto di essere grandi musicisti, Elio e le Storie Tese hanno smontato i cliché delle canzone melodica utilizzando un linguaggio ironico. La band e specialmente il suo leader Elio non si è mai tirato indietro neanche nell’affrontare tematiche scomode e nel dire la sua su qualsiasi situazione si presentasse. Cosa che ha fatto anche in questi giorni quando all’agenzia Italpress ha voluto ricordare la figura del capitano della Fiorentina Davide Astori morto improvvisamente a 31 anni a causa di una bradiritmia. Queste le sue parole: “Trovo che alla fine in un mondo come quello del calcio dove accadono cose terrificanti ma quotidiane, ad esempio pochi giorni fa il presidente di una squadra di calcio, in Grecia, è sceso in campo con una pistola, il fatto drammatico della morte di Davide Astori ha riportato tutti quanti con i piedi per terra. Capisco l’onda emotiva che si è creata dopo la morte di Davide Astori, ma io cerco di vedere le cose buone in tutto ciò che accade. La morte di un nostro membro del gruppo, Feiez, vent’anni fa, che ci ha dilaniato, in realtà ha avuto l’effetto di riportarci coi piedi per terra. Chi vive il mondo del calcio come quello dello spettacolo pensa di essere immortale ed invece certi episodi ti portano a capire che la tua vita è quanto mai reale”.

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