Giuseppe Pedersoli, figlio del indimenticabile attore Bud Spencer (pseudonimo per Carlo Pedersoli), ricorda con grande emozione il papà in una recente intervista rilasciata a Libero nella quale ha parlato dell’immagine che aveva da bambino del ‘gigante buono’. Se per il mondo del cinema, infatti, Bud Spencer era il classico ‘omone che menava’ ben diverso era il punto di vista per lui e le sue sorelle che vedevano in lui una specie di Babbo Natale: “Faceva quattro o cinque film all’anno, specie all’estero e tornava sempre con una marea di regali per me e le mie due sorelle minori. Quando arrivata, sarà stata la stazza, sarà che lo vedevo poco, per me era come se fosse arrivato Babbo Natale”. A quasi due anni dalla sua morte, l’indimenticabile attore si racconta in prima persona attraverso un’autobiografia audio da lui stesso registrata prima della sua morte o ora intitolata ‘Mi chiamavano Bud’ nella quale parla di sport, di carriera e famiglia.
IL CRESCENTE AFFETTO DEL PUBBLICO
Giuseppe Pedersoli, scrittore e produttore cinematografico, spiega le ragioni che hanno spinto il padre Bud Spencer a registrare un documento inedito ed emozionante, nel quale ha ripercorso le tappe indimenticabili della sua vita. Tutto ha avuto inizio circa quattro anni prima, quando il nipote lo convinse ad aprire una pagina Facebook per mantenere i rapporti costanti con i propri fan. Fu allora che si rese conto di quanto gli italiani fossero interessati ad alcuni aspetti della sua vita e decise di registrare tutto ciò che gli veniva in mente: “Ricevette tante domande su aspetti della sua vita che non aveva mai raccontato nelle interviste e un giorno decidemmo di filmaree registrare tutto quello che gli veniva in mente anche in relazione a quello che i fan volevano sapere”. Da quei racconti, lo stesso figlio Giuseppe ha appreso qualcosa di molto importante: “Quello che è una continua sorpresa è come lo racconta, la sua emozione, la sua spontaneità e la sua forza (…) La gente prova per nostro padre un affetto sincero e familiare difficilmente giustificabile solamente come conseguenza dei film che ha fatto”. Non certo a caso, quel profilo Facebook continua a crescere e oggi ha raggiunto quasi tre milioni di utenti.
L’AMICIZIA CON TERENCE HILL
Nell’intervista di Libero a Giuseppe Pedersoli non può mancare il riferimento all’amicizia con Terence Hill, al quale Bud Spencer è rimasto sempre molto legato nonostante le rispettive carriere abbiano preso due strade separate. I due attori erano molto diversi e forse proprio questo ha rappresentato la loro forza: “Papà e Terence Hill sono completamente diversi e forse per questo non sono mai stati gelosi o invidiosi l’uno dell’altro. Nessuno dei due avrebbe calpestato il prossimo per primeggiare. Sono stati dei campioni e il pubblico glielo riconosce”. L’indimenticabile coppia del cinema aveva aspirazioni diverse, gusti diversi in fatto di cibo (Terence era sempre a dieta) e abitudini molto differenti. Ma erano accomunati da professionalità, rispetto, senso della famiglia ed educazione cattolica, motivi per cui non si sono mai persi di vista. Ecco perché Giuseppe ha precisato: “Papà era contento del successo di Don Matteo e chiamava sempre Terence dopo le serate di debutto per complimentarsi con lui”.