Questa sera in occasione della finale del teen talent Sanremo Young condotto da Antonella Clerici su Rai 1 dall’Ariston di Sanremo, ritorna in Italia il leggendario Simon Le Bon, leader dei Duran Duran. Per il celebre cantante inglese che ha conosciuto l’apice della sua carriera negli anni Ottanta (oltre 100 milioni di dischi venduti nel mondo) tra l’altro diventando un sex symbol a livello planetario, ci sarà una bellissima intervista che rilascerà alla conduttrice Antonella Clerici. Si andrà a ripercorrere la sua carriera ricordando il periodo in cui era praticamente nel mirino di ogni donna. In una delle ultime interviste italiane, rilasciate Tv Sorrisi & Canzoni, scherzando sull’incredibile successo avuto come sex symbol ha ricordato: “Una classifica interna alla band? Se c’era una rivalità anni fa era tra me e John, per vedere chi faceva più conquiste. John ha sempre vinto. Oggi nelle nostre vite queste cose non hanno più nessuna importanza, quell’epoca è finita. Sono sposato da 30 anni. John e Roger sono al loro secondo matrimonio. Nick pure. ‘Paper Gods’ è la nostra liberazione dall’etichetta di sex-symbol, anche se il pubblico femminile è da sempre molto potente, compra molti dischi, e fa felici quelli del marketing”.
SIMON LE BON, QUELLA VOLTA A FIRENZE
Simon Le Bon è un cantante inglese nato a Bushey il 27 ottobre del 1958 e dal maggio del 1980 è il leader del gruppo dei Duran Duran. Il chitarrista, cantante e produttore discografico Andy Taylor nonché componente dei Duran Duran, in una celebre intervista ha ricordato il provino con cui Simon Le Bon è entrato a far parte del gruppo: “Entrò questo ragazzo alto e di bell’aspetto, con gambe lunghe e molto sicuro di sé. “Ciao, sono Simon Le Bon”, disse con un accento meridionale. La prima cosa che pensai fu “Diamine, assomiglia a Elvis Presley!”. Ricordò a ognuno di noi Presley per il suo viso paffuto, e sapevamo che avrebbe avuto un gran successo con le ragazze. L’unico problema era che indossava degli attillatissimi pantaloni leopardati rosa, e furono questi a rendere grandioso il suo ingresso”. Fu l’inizio di uno straordinario successo che nella prima metà degli anni Ottanta diventò quasi pazzia da parte dei fan come lo stesso Le Bon ha ricordato nell’intervista rilasciata a Tv Sorrisi & Canzoni: “Una follia dei nostri fans durante i concerti risale al 1984. In America, l’isteria ha raggiunto livelli esagerati. Ci faceva paura: i fans rischiavano la vita. Gente che si aggrappava alle nostre auto. Spesso l’autista diventava più isterico di loro e accelerava invece di rallentare. Dovevi dirgli di andare piano prima di uccidere qualcuno. Anche in Italia era pazzia pura: a Firenze sul furgone con noi c’erano il manager, l’autista e una della casa discografica. Intorno, mille persone in scooter. Anche tre persone sullo stesso scooter”.