Questa sera, mercoledì 14 marzo 2018, alle 20.40 su Canale 5 va in onda una nuova puntata di Striscia la notizia condotta da Ficarra e Picone. Ieri sera l’appuntamento con il tg satirico di Antonio Ricci, in onda nella versione ridotta di “Striscina la Notizina”, ha registra una media di 4.565.000 spettatori con uno share del 17.9%. Stasera Striscia torna a parlare di Vittorio Sgarbi. A inizio settimana il tg satirico ha trasmesso un servizio in cui si avanza l’ipotesi – sulla base di uno scambio di battute al telefono intercettato in un fuorionda di “Dalla vostra parte” – che dietro alla notizia delle code ai Caf per il reddito di cittadinanza ci sia Sgarbi. Secondo Striscia, Sgarbi avremmo a messo in rete una nuova bufala, cercando di spiegare quanto accaduto come “una telefonata successiva (l’indomani, per la precisione) alla pubblicazione sui giornali delle file ai Caf”, ha scritto il critico in un lungo post su Facebook. Il tg satirico però smentisce quanto detto da Sgarbi, sulla base del calendario: “Sgarbi era a Dalla vostra parte lunedì 5 marzo, la notizia delle code per chiedere il reddito di cittadinanza compare per la prima volta sulla Gazzetta del Mezzogiorno mercoledì 7 marzo, l’Ansa ne dà notizia addirittura giovedì 8 marzo, tre giorni dopo le parole scambiate da Sgarbi con il suo ufficio stampa e riportate da Striscia”, si legge sul sito del programma di Antonio Ricci che oggi tornerà a parlare della questione con un nuovo servizio.



Vittorio Sgarbi e le fake news

Questa mattina Vittorio Sgarbi ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un video in cui risponde alle accuse dei Cinque Stelle dopo il servizio di Striscia la notizia di lunedì 12 marzo: “Non c’è nessuna fake news e nessuna volontà di inventare nulla. Disonesti sono quei grillini e i loro capi che hanno proposto il reddito di cittadinanza come soluzione ai problemi del Meridione. Non c’è niente da negare… non è una cosa che io ho inventato… è il vostro programma…”, dice il critico. Poi parla del “finto modulo” per fare richiesta del reddito di cittadinanza, pubblicato sui suoi canali social: “Io ho detto che siamo responsabili di un modulo, che ha fatto David Pietroni, che è stato diffuso in cui c’è scritto che per avere il reddito di cittadinanza bisogna: o non avere lavoro, o non aver voglia di lavorare o credere a babbo Natale”. Infine, Sgarbi cita “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa: “In Sicilia non importa far male o bene: il peccato che noi siciliani non perdoniamo mai è semplicemente quello di ‘fare’. Non lo dico per lagnarmi: è colpa nostra. Siamo stanchi. Il sonno è ciò che i Siciliani vogliono, ed essi odieranno sempre chi li vorrà svegliare, sia pure per portar loro i più bei regali… desiderio di immobilità voluttuosa, cioè ancora di morte, la nostra pigrizia… Le le novità ci attraggono soltanto quando sono defunte, incapaci di dar luogo a correnti vitali; da ciò l’incredibile fenomeno della formazione attuale di miti che non sono altro che sinistri tentativi di rituffarsi in un passato che ci attrae soltanto perché è morto… I siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti; la loro vanità è più forte della loro miseria”. Come reagirà Vittorio Sgarbi al nuovo servizio di Striscia la notizia? 



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