Accesso senza precedenti alla vita privata di Papa Francesco: è con questa garanzia che il regista Wim Wenders, tre volte candidato all’Oscar, autore di film culto come Il cielo sopra Berlino e Paris, Texas, ha potuto girare il film documentario “Pope Francis: A man of his word” che uscirà nei cinema americani il prossimo 18 maggio. Un viaggio personale con il papa, lo ha definito Wenders, più che un documentario. Wenders, di appartenenza luterana ma il cui profondo senso religioso è sempre apparso nelle sue opere, ha voluto fortemente fare questo film collaborando direttamente con il Vaticano nel compiere il desiderio del Prefetto per la comunicazione della Santa Sede, monsignor Viganò.



“PAPA FRANCESCO. UN UOMO DI PAROLA”, IL TRAILER DEL FILM SU BERGOGLIO

L’idea alla base è di sottolineare quale siano le idee, il messaggio e le preoccupazioni del pontefice, portando lo spettatore a un faccia a faccia con lui che non ha precedenti. Immagini dei suoi viaggi, risposte personali alle domande di contadini, lavoratori, rifugiati, bambini, anziani, carcerati e poveri illuminano il progetto. Al proposito il regista ha commentato che “Papa Francesco è l’esempio vivente di un un uomo che difende ciò che dice”. Il regista e la sua troupe hanno avuto la possibilità di avere delle lunghe udienze personali con lui, permettendoci, ha detto, di portare in primo piano la sua compassione radicale e la profonda umanità al pubblico di tutto il mondo. I viaggi in tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Terra Santa, dall’Africa al Sud America all’Asia. lo storico discorso al Copngresso americano: un viaggio straordinario nella vita della persona più amata sulla Terra.



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