Nella finalissima di Sanremo Young irrompono gli Europe con la grintosissima The Final Countdown (brano del 1986), celebre pezzo divenuto colonna sonora del film Rocky con Sylvester Stallone. Un grande successo. Inevitabilmente, l’esibizione degli Europe è molto coinvolgente, con il pubblico che si scatena in sala. Anche la giuria applaude all’unisono. La Clerici chiude il televoto e a breve pronuncerà il nome del vincitore. I giochi sono fatti, l’ospitata degli Europe è stato il modo migliore per chiudere una serata pazzesca. Il gruppo saluta i fan presenti all’Ariston e si congedano. Sanremo Young è arrivato al traguardo, manca soltanto il nome del vincitore.



GRANDE ATTESA

Gli Europe saranno tra gli ospiti della finalissima di Sanremo Young che andrà in onda questa sera, venerdì 16 marzo 2018, su Rai 1. Il talent show condotto da Antonella Clerici, che si svolge dal Teatro Ariston di Sanremo, è giunto alla finalissima. Oltre agli Europe, tra gli ospiti, troveremo anche Gino Paoli, Michele Bravi, Giusy Ferreri e i The Kolors che duetteranno con i 4 finalisti della prima edizione del programma. Tornando agli Europe, la band rock svedese capitanata da Joey Tempest, ovviamente, è ricordata per la celebre hit The final countdown. Il gruppo si formò nel 1982 e la loro attività andò avanti fino al 1992. Dopo un lungo periodo di separazione, gli Europe decisero di ritornare insieme nel 2003 e risultano tuttora in attività. Come già anticipato, l’apice del gruppo hard & heavy proveniente dalla Svezia è stato sicuramente raggiunto con The final countdown, un singolo che arrivò a vendere addirittura venti milioni di copie nel mondo. The final countdown fu pubblicata nel 1986 ed è contenuta nell’album omonimo pubblicato nello stesso anno.



IL SUCCESSO MONDIALE DI THE FINAL COUNTDOWN

The final countdown raggiunse le prime posizioni in tantissimi paesi del mondo. Gli Europe conquistarono la prima posizione in paesi come Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Spagna, Svizzera e Sudafrica. Il singolo conquistò il primo posto, ovviamente, anche nel loro paese, la Svezia, nel nostro paese, in Italia, e anche nella classifica dei singoli più venduti nell’intera Europa. Negli Stati Uniti, The final countdown raggiunse l’ottavo posto in classifica. Il singolo andò molto bene anche in Australia, Nuova Zelanda e Canada. Il successo della canzone, ovviamente, trainò l’intero album che riuscì a vendere ben 10 milioni di copie in tutto il mondo. Dall’album The final countdown, furono estratti altri singoli come Rock the night, Carrie e Cherokee. Il singolo fu ripubblicato anche nel 2000 con il titolo The final countdown: la scelta di pubblicare questa canzone venne presa per festeggiare l’arrivo del nuovo millennio. Gli Europe, però, non hanno un bel ricordo di questa versione.



THE FINAL COUNTDOWN 2000

The final countdown 2000, infatti, è sostanzialmente un remix e, quindi, una canzone dance. Il remix fu curato dal produttore Brian Rawling, in quel periodo, reduce dal grande successo mondiale con il singolo Believe, la canzone che rilanciò la carriera di Cher. The final countdown 2000 fu accolto molto male dagli Europe che lo definirono, senza mezzi termini, un “disastro”. Le dichiarazioni di Ian Haugland, riportate da Wikipedia a riguardo, furono le seguenti: “Quel remix è stato un disastro. Se andasse in fiamme mi rifiuterei di spargergli l’acqua sopra”. Il singolo provocò delle polemiche anche per un clamoroso errore di battitura presente sulle copertine delle prime copie stampate: The final countdown, infatti, divenne The final cuntdown, senza la “o”. In occasione della pubblicazione di questo singolo, la raccolta “1982-1992” degli Europe venne ripubblicata con il nuovo titolo “1982-2000” e, ovviamente, con l’aggiunta di The Final Countdown 2000 nella tracklist. La nuova versione del singolo ebbe un discreto successo mondiale.