Jennifer Lopez si unisce all’ondata di denunce delle donne del mondo dello spettacolo, raccontando un fatto del suo passato in un’intervista ad Harper’s Bazar. L’icona del cinema appoggia la causa di MeToo e non nega di essere rimasta a sua volta vittima di molestie agli inizi della sua carriera. Erano gli anni 90 ed era impegnata in uno dei suoi primi film quando un regista (di cui comprensibilmente non ha pronunciato il nome) le ha chiesto di togliersi la camicia: “Un regista una volta mi disse di togliermi la camicia e di fargli vedere il mio seno. L’ho fatto? No, non l’ho fatto”. J.Lo ha dunque rifiutato tale richiesta anche se ancora oggi ricorda la paura provata per tale rifiuto, soprattutto per la consapevolezza che ciò avrebbe potuto compromettere la sua carriera: “Quando ho detto di no, ero terrorizzata. Ricordo che il mio cuore batteva fuori dal mio petto, e pensavo: Che cosa ho fatto? Quest’uomo mi ha dato un lavoro. Era uno dei miei primi film. Ma nella mia mente sapevo che quel modo di comportarsi non era giusto”.



L’APPOGGIO ALLO SCANDALO MOLESTIE

Jennifer Lopez ha rifiutato di assecondare le richieste di un regista che le ha chiesto di spogliarsi agli inizi della sua carriera e ora è soddisfatta del clima che si avverte intorno alle donne. Prosegue infatti l’intervista a Harper’s Bazar precisando: “Sono fiera delle conquiste di oggi, e lo sono soprattutto per mia figlia, le lasceremo un mondo più equo. Il riferimento va ad Emme, 9 anni, la bambina nata dal matrimonio con l’ex marito Marc Anthony (insieme a lei era nato anche il gemello Max). Per quanto riguarda la sua vita privata, J.Lo è molto felice al fianco del suo nuovo compagno Alex Rodriguez, che le ha fatto ritrovare il sorriso dopo la fine del matrimonio. E su di lui e il ruolo che ha nella vita dei figli ha le idee chiare: «È un uomo giusto, un modello per i miei figli».

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