Grosse risate a Verissimo con Vincenzo Salemme che racconta i suoi primi amori e le prime delusioni di cuore. Vengono però toccati anche argomenti più importanti e seri, quando Silvia Toffanin chiede all’attore se abbia dei rimproveri da farsi: “Mi rimprovero tantissimo e continuamente. – ammette Vincenzo Salemme – Sono molto irruento quindi non riesco a frenarmi, dico tutto quello che provo e manifesto tutte le mie emozioni senza freni. Ho fatto anche tanta analisi, sono un po’ malinconico. Nasce da un’educazione che abbiamo avuto da bambini, probabilmente, anche perchè io credo che le persone si formano nei primi 5 anni di vita e forse sono anche i sensi di colpa a minare la persona”. Poi perà l’attore conclude: “L’unico momento in cui sono in armonia con me stesso è quando recito”. (Aggiornamento di Anna Montesano)



‘Una festa esagerata’ in cui ci sarà molto da ridere

Vincenzo Salemme è atteso ospite nello studio di Silvia Toffanin per raccontare aneddoti e anticipazioni sul nuovo film, Una festa esagerata, in cui veste i panni di regista e attore protagonista. In una recente intervista a Radio Montecarlo, Vincenzo Salemme ha parlato della sua arte di recitazione e di quanti pensano che per un attore possa essere ripetitivo e monotono tutti i giorni ripetere lo stesso spettacolo affermando: “A tutti rispondo, anche il giorno comincia con l’alba e finisce con il tramonto, tuttavia il sole sorge sempre un attimo dopo il giorno prima. Se avessi una scuola di recitazione farei venire i ragazzi a vedere uno spettacolo trenta volte di seguito per captarne le differenze”. Rispetto alla nuova commedia Una festa esagerata che è una trasposizione cinematografica di un suo spettacolo teatrale, Vincenzo Salemme confessa che vi sarà molto da ridere: “A teatro alcune persone hanno dovuto alzarsi per la troppe risate, si ride davvero tanto, ho preso il meglio dello spettacolo teatrale accorciandolo, da due ore e mezzo a un’ora e mezzo inserendo altre cose e anche un finale differente cosicché chi l’ha visto a teatro può rivederlo a cinema”.



AL CINEMA DAL 22 MARZO CON ‘UNA FESTA ESAGERATA’

Grande atteso è il nuovo film di Vincenzo Salemme che farà capolinea nelle migliori sale cinematografiche italiane il prossimo 22 marzo. Si tratta di una spassosa commedia intitolata Una festa esagerata e che non è altro che una rielaborazione cinematografica di una sua recente commedia teatrale. Sì perché Vincenzo Salemme è non solo protagonista del film ma anche regista. Il film è ambientato a Napoli dove vive la famiglia Parascandolo che è in subbuglio per i preparativi per la festa del diciottesimo compleanno di Mirea, la figlia di Gennaro che è appunto interpretato da Vincenzo Salemme. Quest’ultimo è un geometra nonché piccolo imprenditore edile, con un carattere mite e umile. Al contrario di sua moglie, la signora Teresa, interpretata da Tosca D’Aquino che volendo salire la scala sociale ha deciso che per questa festa vuole fare le cose in grande stile, senza badare a spese, il tutto sulla splendida terrazza di casa. Gennaro, seppur contrariato, non vuole in alcun modo far dispiacere sua moglie così cerca di assecondare ogni suo capriccio e a permetterle di spendere una fortuna per questa ‘festa esagerata’. Quando tutto è oramai pronto e alcuni invitati sono già arrivati, giunge l’inaspettata notizia della morte di un anziano signore del piano di sotto. Da qui il panico, come fare una festa con un morto sotto casa?



VINCENZO SALEMME: “LA RECITAZIONE È L’UNICA ARTE CHE È TALMENTE EFFIMERA, CHE MENTRE LA DICI, FINISCE”

Insomma una commedia davvero esilarante con un cast d’eccezione che vede protagonisti anche Massimiliano Gallo, Nando Paone, Francesco Paolantoni, Iaia Forte, Andrea Di Maria e tanti altri. Insomma uno spettacolo da non perdere e da gustare al cinema. In una recente ospitata a Radio 105 Friends, ai microfoni di Tony & Ross, il regista e protagonista Vincenzo Salemme ha dato alcune gustose anticipazioni proprio circa la modalità di approccio di Gennaro e di sua moglie Teresa di fronte a questa sfortuna del morto nel loro stesso condominio: “Si chiede alla figlia del malcapitato morto di rimandare la notizia della morte. Cosicché non essendoci la notizia, non c’è il morto. Non essendoci il morto non c’è il lutto e la festa si può fare”. A Radio Montecarlo, durante il programma Due come noi, Vincenzo Salemme oltre a promuovere il suo nuovo film Una festa esagerata, ha parlato anche della sua carriera divisa tra cinema, teatro e televisione che è iniziata ben quarantatre anni fa e di come ha saputo in tutti questi anni conservare lo stesso entusiasmo del primo giorno: “È un lavoro che mi piace, chiamare la recitazione un lavoro è sbagliato, perché recitare è qualcosa che ha a che vedere con l’anima, è l’unica arte che è talmente effimera che mentre la dici, finisce. Tu reciti mentre reciti finisce, quell’istante che passa dal tuo cuore alla tua bocca alle orecchie e agli occhi dello spettatore è un istante che non si ripete più”.