In apertura di Domenica In, l’argomento centrale oggetto di talk è stato “la terza età”. Uno dei protagonisti è stato anche l’attore pugliese Lino Banfi, il Nonno Libero del piccolo schermo, amato da varie generazioni. La padrona di casa Cristina Parodi ha chiesto a Banfi a che età si diventerebbe vecchi, secondo lui. “E’ una novità che nasce da oggi, ho avuto questo onere e questo onore, di divulgare queste nuove qualifiche di una certa età. Da stamattina non si dice più terza età ma una certa età”, ha ironizzato l’attore in studio. Lino ha quindi proseguito con il suo intervento: “Da 76 a 94 anni si dice ‘una certa età’, poi dai 95 si dice ‘comincio ad avere una terza età'”. A detta dell’attore, questa nuova dizione nascerebbe al fine di non dire più la parola “vecchio” o “terza età”, “dal momento che ieri Papa Francesco ha detto che ai nonni andrebbe il Nobel come custodi della memoria”, ha aggiunto. Il popolare attore ha quindi ironizzato anche sul piacere della carne “ad una certa età”, dicendosi vicino al mondo agroalimentare. Questo gli ha permesso di fare una scoperta importante: “ho scoperto una cosa molto bella a proposito di piaceri della carne: chi sente di più i piaceri della carne in Italia sono i vegetariani!”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
PROTAGONISTA DELLO SPOT DI KENA CON FEDEZ
Lino Banfi sarà protagonista a breve di una nuova pubblicità insieme a un personaggio da lui agli antipodi, il cantante e giudice di X Factor Fedez. I due saranno protagonisti tra non molto sui nostri schermi della campagna pubblicitaria di Kena, la nuova compagnia telefonica di proprietà del gruppo Telecom Italia che si propone di sbaragliare il mercato del low cost. La nuova offerta dovrebbe prevedere l’ingresso per la prima volta di questa casa giovanissima, nata l’anno scorso, nel mondo del 4G. Fino a questo momento infatti al massimo ci si è mossi sul 3g. La Kena è nata con l’intendo di vincere la concorrenza di quello che è il suo diretto competitor, Iliad e per togliere quindi qualche ragnatela dal mercato per Tim. Sicuramente c’è grande curiosità di vedere come si comporterà Lino Banfi nello spot con Fedez e cosa accadrà in questo. Sicuramente ci sarà da ridere e non vediamo l’ora di avere le immagini per mostrarvele.
LA VITA E LA CARRIERA
Lo stravagante allenatore Oronzo Canà, il commissario Lo Gatto, il saggio Nonno Libero o un severo preside di scuola. Lino Banfi, al secolo Pasquale Zagaria, classe 1936, è stato questo e tanto altro nella sua lunga e smagliante carriera di attore teatrale, cinematografico e televisivo. Quello di oggi a Domenica In sarà per lui un gradito ritorno, dopo aver presenziato più volte nello storico varietà contenitore di RaiUno sin dagli anni ’70 (in cui si esibiva in sketch comici di ballo con Franco Franchi), e in ultimo proprio lo scorso novembre alla corte delle sorelle Parodi. Del resto l’attore pugliese (nato ad Andria in provincia di Bari) sembra davvero non sentire i suoi 81 anni, e più lucido e spigliato che mai continua a tenersi impegnato su vari fronti, non ultimo quello politico: a titolo gratuito ricopre infatti l’incarico di consigliere del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, suo conterraneo e amico. Ma non chiedetegli per chi ha votato, vi giurerà con la sua classica verve di non volerlo dire neanche in punto di morte! La politica per Banfi rimane comunque sullo sfondo, in una vita trascorsa fra palcoscenico, grande schermo e televisione rivendicando con orgoglio i suoi natali pugliesi. Sin da giovane, quando tenta l’avventura nel teatro di varietà, la sua parlata pugliese opportunamente “caricata” si rivela una componente importante del suo modo di fare comicità. Negli anni ’60 esordirà al cinema, impegnato inizialmente in ruoli secondari con registi comunque di rilievo come Lucio Fulci e Bruno Corbucci accanto a Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Le prime consacrazioni vere e proprie arriveranno dalla seconda metà degli anni ’70 quando, assieme ad altre icone nazionalpopolari come Alvaro Vitali e Renzo Montagnani, diventerà tra i re della commedia sexy all’italiana.
Assieme a bellezze del calibro di Edwige Fenech, Barbara Bouchet e Lory Del Santo, le commedie di quell’epoca porteranno sullo schermo numerosi stereotipi di donna molto femminile alla quale è impossibile resistere, che sia insegnante, poliziotta, alunna ripetente, soldatessa o dottoressa. Gli anni ’80 vedranno il progressivo tramonto della commedia sexy all’italiana, ma Banfi si dimostrerà assolutamente capace di rimanere sulla cresta dell’onda grazie ad altri film comici dal sapore meno piccante, in particolare Fracchia la Belva Umana (1981), Vieni Avanti Cretino (1982), L’Allenatore nel Pallone (1984) e Il Commissario Lo Gatto (1986). Nel 1998 avrà inizio quella che si può definire quasi una seconda vita per il celebre comico pugliese, grazie alla sua partecipazione nel ruolo di Nonno Libero in Un Medico in Famiglia. I timori iniziali per un ruolo molto diverso rispetto a quelli tradizionalmente interpretati dall’attore svaniscono praticamente subito, di fronte allo straordinario e immediato successo di un personaggio che entra stabilmente nel cuore del pubblico giovane e meno giovane. Terminata nel 2016 l’avventura di Un Medico in Famiglia, Banfi è oggi impegnato anche come imprenditore agroalimentare, con la linea di prodotti tipici pugliesi “Bontà Banfi” e l’Orecchietteria Banfi a Roma. Come sempre, pugliese purosangue e orgoglioso!