Dalla star Laura Pausini all’astronauta Paolo Nespoli, a Che tempo che fa si vola alto. Rivoluzione in scaletta: al posto di Luciana Littizzetto, entra in studio Nino Frassica. “E se fosse la Littizzetto truccata?”. Ipotesi plausibile, dal momento che, per ora, proprio non fa ridere. Subito la volta di Nespoli: “Sei finalmente a casa!”. Il “finalmente” lasciamolo a lui. E infatti: “Stare in orbita è bellissimo”. Che ne dice degli alieni? “Non ho mai visto niente che non potesse essere spiegato”. Magari, però, qualche anno luce più in là… Voto: 7. Fatti sentire di Laura Pausini è un disco sull’insicurezza. Tant’è: la Pausini è ancora la ragazzina timida di Solarolo, tanto dolce quanto sincera. Per molti, la sua forza sta nell’autenticità; per altri, è ora di finirla con la farsa del provincialismo. Prendiamo in esame la seconda: quanto ci piace, la star coi piedi per terra? La verità è che una stella – tanto più se internazionale – non può proprio permettersi di metter radici. E nemmeno di averle, le radici: certo non così profonde.
Allora diciamocelo: non è un po’ fastidiosa, quella zeppola? E quelle canzonette neomelodiche, ultrastrumentali e assordanti senza alzare il volume? Così, per citare Monina, Fatti sentire non si può sentire. Ma è una voce fuori dal coro: la Pausini è un’intouchable, un po’ come la Croce Rossa. Guai a spararci sopra. E poi ci rappresenta all’estero. Bella figura. Giovanni Trapattoni è nato nello stesso giorno di San Patrizio: sarà per questo che in Irlanda è venerato alla stregua del Santo. Anche in Germania, per dirla tutta: “Tu e Draghi siete gli unici italiani in grado di metterli in riga”. Trapattoni è per tutti l’Allenatore; in pochi lo ricordano calciatore. Sempre umile: “Non ero un fenomeno. Facevo del mio meglio per non sfigurare, al cospetto di Pelé”. Voto: 6.
Antonio Albanese ripercorre virtualmente la sua carriera: dal lombardo inflessibile al qualunquista La Qualunque, vanno forti i personaggi politically incorrect. Soprattutto di questi tempi: “L’Italia del Nord è tutta blu: un grande livido”. Battuta ficcante; voto: 7. Luciana Littizzetto è in collegamento da Torino per via di qualche problema familiare. Il suo monologo è decisamente sottotono: “Le battute arrivano dopo”, si giustifica. Allora meglio non infierire. Cristiano Malgioglio siede al Tavolo di Che tempo che fa. Tra gli altri, anche Iva Zanicchi e Orietta Berti. Insomma: “L’Usignolo di Cavriago, l’Aquila di Ligonchio e la Gallina padovana”. Con Fazio si parla di greatest hits. Tipo Sbucciami. Ma Malgioglio nega tutto: “Non ha doppi sensi”. No, infatti: il senso è uno solo, ed è il peggiore immaginabile. Voto: 4.