Alla soglia degli 80 anni Giorgetto Giugiaro non ha assolutamente intenzione di smettere di creare bellissime auto. Lo ha dimostrato al recente Salone internazionale dell’auto di Ginevra, dove è stata presentata la Zerouno Duerta dell’Italdesign, una supercar prodotta in soli nove esemplari firmata da Giugiaro e spinta da un motore V10 da 610 cavalli. Un gioiellino per pochi, visto che costa 2 milioni di euro. Il noto designer oggi sarà ospite di Che fuori tempo che fa e probabilmente potrà anche raccontare la sua nuova avventura imprenditoriale, visto che l’Italdesign, azienda da lui creata che ha appena compiuto 50 anni, è ormai di proprietà dell’Audi e quindi del gruppo Volkswagen. Nel 2015, infatti, insieme al figlio Fabrizio, Giugiaro ha creato GFG Style.
GIORGETTO GIUGIARO, DOPO L’ITALDESIGN C’È GFG STYLE
La nuova azienda si sta facendo conoscere, anche perché, sempre a Ginevra, ha presentato la sua prima concept car: la Sibylla , un’auto elettrica a trazione integrale. Una caratteristica particolare di questa vettura è quella di avere quattro motori elettrici, di più ridotte dimensione in modo da avere un abitacolo più ampio e sfruttabile. Dunque quello di Ginevra è stato un appuntamento davvero importante per Giugiaro. Che proprio lì, secondo quanto riporta Il Giornale, ha detto che a suo modo di vedere, nonostante lo sviluppo dell’elettrico, il motore endotermico non scomparirà. Non ha nascosto tuttavia che la nuova propulsione permette di creare nuove forme. E la sua ultima creatura, il cui nome è ispirato a quella di sua madre (Maria Sibilla) è lì a dimostrarlo.
LA CARRIERA
Giorgetto Giugiaro è nato a Garessio, in provincia di Cuneo, nel 1938. A 14 anni si trasferisce a Torino, dove studia disegno tecnico e non ancora maggiorenne entra nel Centro stile della Fiat. Nel 1959 viene assunto da Nuccio Bertone, per passare poi nel 1965 alla Ghia. Nel 1968 si mette in proprio fondando l’Italdesign. Questa azienda ha curato il design di auto, moto, treni, aerei, macchine fotografiche, loghi aziendali e persino alberghi, ma la sua prima creatura è stata l’Alfasud e quella forse più celebre è la prima serie della Golf, diventata icona Volkswagen. Nel 1999 è stato insignito del titolo di Car Designer del secolo ed è anche diventato Cavaliere del lavoro. Nel 2002 è entrato nell’Automotive Hall of Fame. Suo figlio Fabrizio ha seguito le sue orme e lavora da tempo a suo fianco.