Cinquant’anni fa, nel 1968, “La Corrida, dilettanti allo sbaraglio” presentata da Corrado debuttava su Radio 2. Il 6 aprile 2018 il celebre programma torna in prima serata su Rai 1 con la conduzione di Carlo Conti. Il conduttore, intervistato dal Corriere della sera, ha detto di essere molto emozionato di riportare “a casa” lo storico programma. Per Conti, “La Corrida” è sinonimo di Corrado, che ha ideato il programma con il fratello Riccardo Mantoni e che lo ha condotto in radio (dal 1968 al 1979) e in tv (dal 1986 al 1997): “Subito mi viene in mente Corrado, rivedo le sue facce irripetibili, il suo modo apparentemente distaccato ma sempre rispettoso, in cui, per quanto posso, mi riconosco. Appena c’è stata la possibilità di riportare in onda questo programma — che negli anni è stato condotto, benissimo, anche da Scotti e Insinna — è stato naturale incontrarmi subito con Marina Donato, la moglie di Corrado, che ha reputato fossi la persona giusta per riportarlo in Rai”, ha confessato il conduttore toscano al Corriere.
La Corrida non cambia
Carlo Conti, che definisce il programma il primo “people show”, ha anticipato che non ci saranno modifiche dal format originale: “La novità è lasciare il programma esattamente come è. Se un’idea è forte è forte. Non ha senso cambiarla. Aggiungere i giudici? Fare modifiche? Perché trasformare qualcosa che funziona? E quindi spazio al pubblico, all’orchestra, al semaforo, ai campanacci…”. Il conduttore di Rai 1 ha commentato la tendenza attuale della televisione di guardare al passato e di riproporre i grandi successi del passato, come ha fatto Fabio Fazio con il “Rischiatutto”: “È difficile da trovare un’idea completamente nuova e non bisogna vergognarsi ad ammetterlo. Sono programmi che hanno fatto storia e riproporli è normalissimo. Possiamo dire che è un’operazione di memoria”, riporta il Corriere. Alla fine della lunga intervista, Carlo Conti ha rivelato quale altro programma del passato gli piacerebbe riportare in vita: “Un altro format senza tempo è “Canzonissima”. Rimetterla in piedi con i cantanti di oggi sarebbe un sogno”.