Per la prima serata di oggi, domenica 25 marzo 2018, la scelta su cosa mandare in onda sul canale Rai Movie, è caduta sulla pellicola del 2012 che è stata prodotta in Italia da Domenico Procacci per la regia di Giulio Manfredonia che si basa sulla sceneggiatura di Antonio Albanese e Piero Guerrera. La distribuzione del film in Italia è stata curata dalla 01 Distribution, il montaggio è stato realizzato da Cecilia Zanuso e le musiche sono state scritte da Paolo Buonvino. La pellicola non ha avuto lo stesso successo degli altri film a sfondo politico interpretati da Albanese. Alla critica non ha infatti apprezzato il fatto che Albanese rappresentasse i tre personaggi principali, criticando alcuni grotteschi atteggiamenti presenti all’interno della pellicola cinematografica. Le location sono state interamente italiane con molte scene girate all’interno della città eterna, per le scene girate in carcere la produzione ha scelto un convento dismesso in provincia di Viterbo.
NEL CAST ANTONIO ALBANESE
Tutto tutto niente niente, film in onda su Rai Movie oggi, domenica 25 marzo 2018 alle ore 21.10. Una pellicola italiana prodotta nel 2012 dalla Fandango congiuntamente con Rai Cinema e diretta da Giulio Manfredonia. Il film distribuito nel nostro Paese dalla 01 Distribution vede un cast di attori di altissimo livello, tra di essi spicca Antonio Albanese e Fabrizio Bentivoglio, con il primo che rappresenta alla perfezione il personaggio di Cetto La Qualunque esemplificazione del politico imperfetto e menefreghista. Il film ascrivibile al genere delle commedie si basa su un soggetto scritto dello stesso Albanese e sceneggiato da Piero Guerrera. La pellicola è già stata rappresentata diverse volte all’interno dei palinsesti televisivi italiani riscuotendo sempre un ottimo successo in termine di audience, esso andrà nuovamente in onda il prossimo 25 Marzo in prima serata su Rai Movie, il canale del servizio pubblico dedicato al grande cinema d’autore. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.
TUTTO TUTO NIENTE NIENTE, LA TRAMA DEL FILM COMMEDIA
Il film prende avvio con l’arresto di Cetto La Qualunque, arresto che interessa anche tutto il consiglio comunale presieduto dal sindaco molto alternativo rappresentato da Albanese. In carcere il politico non fa alcun nome guadagnandosi cosi la stima del Sottosegretario che alla sua uscita lo ricompensa elevandolo al rango di parlamentare. La promozione avviene stante l’uccisione di alcuni deputati e interessa anche altri due personaggi che erano detenute nelle patrie galere, Rodolfo Favaretto e Frengo Stoppato. Anche Favaretto e Stoppato sono dei politici molto alternativi, il primo infatti è dedito all’ingresso di persone extracomunitarie, la sua idea è quella di organizzare un esercito personale in vista della separazione dell’Italia, il secondo è invece un assiduo consumatore di sostanze stupefacenti. I tre non credono ai loro occhi quando varcano le porte del carcere con direzione Roma, non solo essi sono riabilitati ma ottengono anche quell’immunità parlamentare che li può salvare durante i loro loschi traffici. Una volta al parlamento i tre combinano un disastro dietro l’altro, e quando arriva il momento di decidere su richiesta della procura per arrestarli nuovamente, vengono di fatto scaricati dal sottosegretario. Nell’imminenza dell’arresto che li porterà nuovamente in carcere Cetto decide di rivelare il segreto che proteggeva e di fatto inguaia con le sue rivelazioni il politico che lo aveva fino a quel momento sponsorizzato. Le rivelazioni forniscono un po di tempo ai tre, che decidono di scappare all’estero, si rifugiano per questo nel villaggio turistico di Stoppato e nella massima tranquillità continuano le loro faccende, faccende che per Cetto sono prioritariamente legate alla ricerca di “pilu”.