Il film “Thirteen days” di Roger Donaldson non ha convinto del tutto la critica: “L’australiano Donaldson lo mette in scena con una regia corretta e un po’ elefantiaca. Dato il soggetto, ogni spettatore ha motivi di rallegrarsi del lieto fine più che ogni altro film in circolazione; il che non implica di necessità che lo spettacolo sia dei più appassionanti”, ha scritto Roberto Nepoti, su Repubblica’. E ancora: “La crisi dei missili russi installati a Cuba in un ‘docu-drama’ convenzionale ma solido, arcidocumentato, perfino appassionante quando mostra come Kennedy e il suo staff usarono la tv per spiazzare i sovietici”, ha commentato Fabio Ferzetti, sul Messaggero. Infine Lietta Tornabuoni su La stampa ha scritto: “Thirteen Days non ha nulla di speciale, è uno di quei tipici film americani impiantati bene, in qualche misura perfino utili: comunque è corretto, incalzante, drammatico”. Il film “Thirteen Days”, clicca qui per vedere una scena del film, andrà in onda su Iris a partire dalle 21.00 ma sarà possibile vederlo anche in streaming grazie al portale di Mediaset, sui propri dispositivi mobile cliccando qui.



CURIOSITÀ SUL FILM

Per la prima serata di oggi, lunedì 26 marzo 2018, Iris ha scelto di intrattenere il suo pubblico con una pellicola realizzata nel 2000 negli Stati Uniti d’America di genere drammatica e storica ed è stata diretta da Roger Donaldson che si basa su un soggetto scritto da Ernest R. May. Uno dei protagonisti di questo film è l’attore canadese Bruce Greenwood che ha interpretato il ruolo dell’allora Presidente degli Stati Uniti d’America, John F. Kennedy. Greewood è nato a Noranda il 12 agosto del 1956, nella regione del Quebec ed uno dei suoi primi film è arrivato nell’anno 1979 grazie al regista Don Sharp che lo ha voluto nel cast di L’isola delle paure. Tre anni più tardi prende parte alle riprese del celebre film d’azione Rambo con Sylvester Stallone e con la regia di Ted Kotcheff. Nel 1989 è lo splendido protagonista del film cult Orchidea selvaggia di Zalman King. Tra le principali pellicole in cui ha avuto modo di dare il proprio apporto ricordiamo Due padri di troppo, Colpevole d’innocenza, Per una sola estate, Regole d’onore, Ararat – Il monte dell’Arca, Travolti dal destino, The Core, Io Robot, Star Trek, La versione di Barney, Padri e figlie, Gold – la grande truffa e The Captive – Scomparsa.



NEL CAST KEVIN COSTNER

Thirteen days, il film in onda su Iris oggi, lunedì 26 marzo 2018 alle ore 21.00. Una pellicola di genere drammatica e storica che è stata prodotta nel 2000 con la regia di Roger Donaldson, il soggetto è stato tratto dal libro The Kennedy Tapes – Inside the White House During the Cuban Missile Crisis che è stato scritto da Ernest R. May, Philip D. Zelikow mentre la sceneggiatura è stata ideata e sviluppata da David Self. Le musiche della colonna sonora sono state composte da Trevor Jones, il montaggio è stato eseguito da Conrad Buff IV e la scenografia è stata pensata ed ideata da J. Dennis Washington. Nel cast sono presenti diversi grandi nomi del cinema hollywoodiano come Kevin Costner, Steven Culp, Bruce Greenwood, Stephanie Romanov, Dylan Baker e Kevin Conway. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.



THIRTEEN DAYS, LA TRAMA DEL FILM DRAMMATICO

Siamo nell’anno 1962, nel pieno del clima della guerra fredda con il mondo costantemente sospeso per la rivalità tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Due contrapposizioni nette non solo per motivi geopolitici ma anche per filosofia di vita e di vedere l’economica. Un aero spia americano sorvolando i cieli della ostile Cuba, vicina al governo sovietico, scopre una base missilistica in costruzione. Si evince chiaramente che a lavoro ci siano soldati con armi sovietiche. La notizia non appena arriva alla Casa Bianca con tanto di foto che documentano quello che sta accadendo, mettendo in agitazione l’intero Stato Maggiore a partire dal Presidente Kennedy. In particolare il Presidente ha un intenso scambio di opinioni con il proprio principale consigliere Kenneth O’Donnell per cercare di capire come muoversi nella speranza di evitare un devastante conflitto di livello mondiale. A rendere maggiormente delicata la questione c’è la scoperta che i missili sono stati armati con delle testate nucleari. A questo, il Presidente, d’accordo con il fido Kenneth e con il fratello Bob, decidono di mostrare i muscoli imponendo a Mosca l’immediato smantellamento della basa missilistica dando così inizio alla più grave crisi diplomatica del dopo Seconda Guerra Mondiale. Una crisi che durerà tredici lunghi giorni in cui l’esercito americano era pronto in qualsiasi momento a muovere guerra verso Cuba e Mosca, tenendo così l’intero Mondo con il fiato sospeso partendo dalla Santa Sede che si è spesa lungamente per appianare le divergenze. Sarà molto importante il lavoro diplomatico che in questi lunghi giorni di trepidazione porterà avanti lo staff dello stesso Presidente.