Etciù!… Salute!!!… Salute un corno, questa è allergia! Tempo qualche giorno, e molti tra voi (e tra noi) saranno alle prese con questo fastidioso contrattempo, appannaggio di una sempre più consistente parte della popolazione. A tal proposito, gli esperti della WAO (World Allergy Organization) hanno lanciato, tempo fa, un vero e proprio grido d’allarme, snocciolando (sempre ammesso che non ci siano segni evidenti di allergia alle nocciole) dati inconfutabili: “Con 400 milioni di persone nel mondo che soffrono di rinite allergica e 300 milioni di asma, l’umanità sta vivendo uno tsunami allergico”.



Colpa dello stile di vita? Malattia dei ricchi? Forse sì, forse no, forse… “Etciù!… Salute!!!… Grazie!”, si parla sempre più in maniera allarmistica di nuove forme molto aggressive di allergie. Non più solo di origine alimentare o stagionale, bensì di altra natura e forma. Affidandoci alla scienza, ve ne segnaliamo qualcuna davvero fuori dal comune. E senza nemmeno dover andare in campagna…



Suocerite. Si sta diffondendo soprattutto nei Paesi occidentali, con una sintomatologia simile a tutte le latitudini. Un quadro clinico che presenta delle tipiche reazioni di orticaria, connesse frequentemente alla visita domenicale a casa della di lei madre. È un tipo di allergia farmacoresistente, che sembra attenuarsi solo frapponendo non meno di 4-5 chilometri tra l’ubicazione del soggetto e l’abitazione dell’anziana.

Rinite da capufficio. La reazione allergica comincia solitamente durante una riunione (spesso non prevista) e gli effetti collaterali possono essere decisamente più gravi se ci si trova nell’ufficio del proprio superiore: arrossamento diffuso della pelle, spesso associato a gonfiore più o meno accentuato laddove sia avvenuto un contatto tattile (tipo stretta di mano, pacca sulla spalla eccetera). Permanendo a lungo la situazione di cui sopra, possono comparire chiazze di grandezza variabile, puntine di un rosso più marcato oppure piccole vesciche ripiene di liquido. Quest’ultima manifestazione è sempre caratterizzata da prurito intenso, al quale è meglio resistere senza grattarsi, per non danneggiare ulteriormente la pelle e andare incontro al rischio di … ulteriori cazziatoni.



Allergia al sesso. Facile sorriderci, pensando che l’abbiamo inventata noi. Invece, purtroppo, esiste, è stata studiata rigorosamente, se ne trova ampia letteratura sui libri di medicina. Ma siccome noi la pensiamo come il Sommo Poeta “… non v’era giunto ancor Sardanapalo a mostrar ciò che ‘n camera si puote”, e cioè che il bel tacer non fu mai scritto, potremmo chiuder qui l’argomento. Con un piccolo consiglio anti-allergico: fate assumere a lui una Angelina Jolie e a lei un Brad Pitt e poi… addio antistaminici!

Urnite. Reazione autoimmunitaria che colpisce stabilmente quasi un italiano su tre. La sintomatologia, assai simile all’orticaria, si scatena all’atto di recarsi in un seggio a votare. Talvolta, nei casi più gravi, è sufficiente somatizzare l’idea di una cabina elettorale per scatenare attacchi di panico, senso di claustrofobia, fastidioso gonfiore agli occhi, ipertensione arteriosa, fino addirittura a forti dolori al petto, in presenza di qualche patologia cardiaca. Sintomi che possono acuirsi al contatto fisico con una scheda elettorale: rinorrea, prurito alle mani, eruzioni cutanee, pulsioni distruttive, forte aumento delle secrezioni biliari. Alle ultime elezioni si è cercato di porre rimedio a queste sintomatologie attrezzandosi (negli ospedali, presso i medici di base, ma anche nei seggi stessi) con specifici medicinali: al Nord si è provato a sperimentare il “Flat-tax-ol” con robusto dosaggio (si tratta di compresse a bassa tassazione contro la pressione fiscale), mentre al Sud hanno optato per il già sperimentato negli anni “Assistenzialin” in gocce (farmaco a base di RdC, Reddito di Cittadinanza, per aiutare i soggetti affetti da apatia e ipocinesi). Non si hanno notizie certe in merito, ma i riscontri incrociati ministero della Salute-ministero degli Interni indicherebbero una percentuale pressochè invariata, tanto al Nord quanto al Sud, delle patologie suddette.

Che conclusioni trarre? Se prima a essere “maledetta” era solo la primavera (copyright Loretta Goggi), oggi le proporzioni di tali patologie immunitarie stanno assumendo sempre più i contorni di… una pizza (lo starnuto, cioè, ci colpisce in tutte le quattro stagioni). Perciò, prendendo quasi a prestito il motto del mai abbastanza compianto Mike Bongiorno, potremmo chiuderla con un non troppo beneaugurante: “Allergiaaaaa!”.