Il film Tonya esce oggi nelle sale italiane, portando in scena in racconto della vita della campionessa di pattinaggio Tonya Harding. Si tratterà di un racconto in prima persona, a partire dalla difficile adolescenza nella quale la sportiva aveva dovuto affrontare abusi soprattutto da parte di una madre violenta. Anche da adulta però le cose per lei non sono migliorate, come riporta la sua interprete Margot Robbie: “Tonya ebbe un’infanzia molto difficile, con una madre possessiva fino alla crudeltà e un matrimonio con un uomo violento e manipolatore. È stata picchiata e abusata. Aveva spesso occhi neri e lividi in faccia, non certo il volto adatto all’eleganza del pattinaggio artistico, ma Tonya era una combattente e una che è sopravvissuta, questo mi piace di lei. Ed era un’atleta fantastica, su questo nessuno dubita”. La pellicola non si propone l’obiettivo di capire se davvero sia stata lei a colpire al ginocchio Nancy Kerrigan, rovinandole definitivamente la sua carriera. Lo precisa Allison Janney, l’attrice premio Oscar che interpreta la madre autoritaria e violenta: “”Chissà quanto Tonya sia stata veramente coinvolta in quell’incidente. Ma era una campionessa, nonostante le circostanze di vita difficilissime lei tornava sempre sul ghiaccio, cadeva e si rialzava”. [Agg. di Dorigo Annalisa]
LA VITA E LA CARRIERA DI TONYA HARDING
Esce domani nelle sale italiane il film ispirato alla vita di Tonya Harding, campionessa di pattinaggio artistico sul ghiaccio (interpretata dalla candidata all’Oscar Margot Robbie) la cui carriera fu stroncata nel 1994 dall’accusa di aver aggredito la sua rivale Nancy Kerrigan. La Harding, che nel suo percorso agonistico è riuscita ad arrivare dove altre prima di lei si erano fermate, ha scoperto la passione per questo sport sin da bambina, quando, nonostante la povertà e la vita al fianco di una madre violenta, è riuscita a portare avanti il suo sogno di diventare una campionessa a livello mondiale. È stata lei, infatti, la prima al mondo a completare il triplo axel, una figura del pattinaggio artistico molto nota, che prevede un complicato salto di tre giri e mezzo. Sarà proprio questo esercizio ad aprire il film dedicato alla sua vita, anche se, a causa della sua difficoltà di esecuzione, il regista Craig Gillespie è stato costretto a replicarlo facendo affidamento al solo ausilio degli effetti speciali.
L’INFAMANTRE ACCUSA DI AGGRESSIONE AI DANNI DELLA SUA RIVALE
La pellicola ispirata alla vita di Tonya Harding si concentrerà sulla fine della sua straordinaria carriera e su quel mistero che per molto tempo ha pesato sulla sua vita come un macigno. La campionessa di pattinaggio artistico sul ghiaccio, infatti, è stata accusata, assieme a suo marito Jeff Gillooly, di aver aggredito la sua rivale Nancy Kerrigan, che nel 1994 fu costretta a ritirarsi dalle scene dopo che un ignoto le ha sferrato dei colpi di martello sul ginocchio destro. L’identità dell’aggressore resta ancora un mistero, ma i sospetti, ricorda Tgcom24, in quegli anni si concentrarono esclusivamente su di lei, che venne radiata dal pattinaggio artistico e non poté più partecipare ad alcuna gara. Il film dedicato alla sua vita, spiega il regista, si pone l’obiettivo di raccontare una Tonya diversa da quella che i media hanno sempre raccontato, con un focus sul suo percorso da bambina e sull’ingresso in un ambiente – quello del pattinaggio artistico su ghiaccio – a quei tempi eccessivamente classista.