L’indimenticato Pino Daniele sarà il protagonista assoluto della nuova puntata di Techetechetè in programma per oggi, giovedì 29 marzo alle 18:45 su RaiUno. L’appuntamento andrà a sostituite L’Eredità, attualmente sospesa dopo la morte di Fabrizio Frizzi. L’appuntamento sarà uno speciale dal titolo “Note d’amore” ed andrà a ripercorrere i più grandi successi del grande artista scomparso il 4 gennaio 2015 ma mai dimenticato non solo da Napoli, sua città natale, ma da tutta Italia. Grazie al grande repertorio di immagini, video, concerti ed interviste esclusive che negli anni il grande Pino ha rilasciato in Rai, è stato possibile realizzare questa puntata speciale ed imperdibile di Techetechetè. Sono passati quasi tre anni e tre mesi dalla scomparsa prematura del grande musicista e cantautore partenopeo. Un viaggio disperato, quello che da Orbetello, in Toscana, terminò a Roma, dove i medici fecero di tutto per salvarlo dai problemi cardiaci che da tempo lo avevano segnato. Daniele però, morì durante quel suo ultimo viaggio, gettando nello sconforto non solo i familiari ma anche i numerosi fan che ogni anno, rinnovano il loro saluto ad un vero genio della musica. Il suo marchio di fabbrica, quel blues & Napul’è, gli permise di diventare un vero e proprio artista inimitabile nel mondo.



PINO DANIELE, ARTISTA E GENIO DELLA MUSICA ITALIANA

Pino Daniele, all’anagrafe Giuseppe Daniele è stato uno dei maggiori musicisti e rappresentanti del blues italiano nonché nome tra i più innovativi del panorama musicale italiano soprattutto nel periodo a cavallo tra gli anni settanta e ottanta. Numerose le collaborazioni celebri che lo hanno visto protagonista al fianco di artisti del calibro di Franco Battiato, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, solo per citarne alcuni. La sua musica però è riuscita anche a trapassare i confini italiani arrivando a calcare i maggiori palcoscenici internazionali, dal Festival di Varadero a Cuba e al teatro Olympia di Parigi. Gli anni Ottanta lo consacrarono definitivamente ad artista di primissimo livello tanto da aprire il concerto milanese tenuto da Bob Marley allo Stadio San Siro, davanti un pubblico di 80 mila spettatori. Dopo l’enorme successo del decennio, gli anni ’90 partirono in modo decisamente più lento per via di alcuni problemi di salute ma quello fu anche il periodo durante il quale furono pubblicati alcuni dei brani più belli e indimenticabili del suo immenso repertorio, da Quando ai due album che lo consacrarono anche a livello commerciale: Non calpestare i fiori nel deserto (1995) e Dimmi cosa succede sulla terra (1997), dal sapore più pop. I suoi problemi cardiaci che lo avevano da tempo afflitto, furono alla base dell’infarto che lo colse nel gennaio 2015 e che ne provocò il decesso. Il suo ricordo, però, resta vivo di anno in anno, con eventi e manifestazioni dedicati al grande maestro.

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