Striscia la Notizia contro Michele Mazzarano, l’assessore regionale pugliese dimessosi dopo i servizi del tg satirico di Antonio Ricci. L’inviato Pinuccio è tornato ad occuparsi del caso del sospetto voto di scambio che vede protagonista il politico, il quale avrebbe offerto un posto di lavoro ai figli di Emilio Pastore in cambio di favori nella campagna elettorale del 2015. Nella puntata di stasera verranno trasmessi nuovi audio di Mazzarano: le registrazioni risalgono allo scorso gennaio, quando Pastore incontrò per la seconda volta l’ex assessore regionale allo Sviluppo economico. Quest’ultimo gli suggerì cosa far dire al figlio per farsi assumere in una delle società legate alla Regione Puglia. «Deve dire che “voglio rientrare fra quelli disponibili a fare il tirocinio formativo”», dice Mazzarano nell’audio. Pastore allora gli chiede: «E poi lo chiama subito?». Mazzarano conferma: «Ha detto di sì». Clicca qui per il video di anticipazione del servizio di Striscia la Notizia.
MAZZARANO CONTRATTACCA: “IO, VITTIMA DI UNA TRUFFA”
Il servizio realizzato da Pinuccio per Striscia la Notizia su Michele Mazzarano ha creato un polverone tale che l’assessore regionale ha dovuto rimettere le deleghe allo Sviluppo economico al presidente Michele Emiliano. Un uomo, Emilio Pastore, lo accusa di avergli promesso di assumere i suoi due figli in cambio della concessione gratuita di un locale per la campagna elettorale delle regionali del 2015. Mazzarano però continua a considerarsi parte lesa, vittima cioè di un tentativo di truffa. Per questo il suo avvocato Fausto Soggia ha presentato un’integrazione alla querela già depositata il 22 marzo scorso, all’indomani del primo servizio di Striscia la Notizia. Nel fascicolo sono descritti tutti i passaggi dei colloqui, delle mail e dei messaggi WhatsApp tra Mazzarano e l’ex guardia giurata, con l’esponente politico che nell’ottobre 2017 si vide arrivare una proposta di stipula di negoziazione assistita nella quale l’uomo chiedeva il rimborso delle spese da lui sostenute per il fitto del comitato elettorale di Taranto, mentre due mesi fa l’ex guardia giurata ha messo nuovamente in mora Mazzarano scrivendo però che questa volta è la società proprietaria dei locali a pretendere il pagamento del fitto (che lui, smentendo se stesso, riconosce di non aver pagato. Come riportato dal Corriere del Mezzogiorno, secondo il legale, Mazzarano è stato vittima di un tentativo di truffa, per questo ha chiesto alla Procura di acquisire il file audio in possesso di Striscia la Notizia per sottoporlo a perizia trascrittiva.