Oggi, giovedì 29 marzo, alle 20.40 su Canale 5 va in onda un nuovo appuntamento con Striscia la notizia, il tg satirico di Antonio Ricci giunto alla sua trentesima edizione. In studio, insieme a Ficarra e Picone, ci saranno anche le veline Shaila Gatta e Mikaela Neaze Silva. Le due ragazze, intervistate da Carmelo Caruso per Panorama, hanno detto che per loro è un complimento essere una “velina”. Shaila Gatta, cresciuta a Secondigliano, ci tiene a dire che il termine “velina” è spesso un’idea: “Il pericolo è sempre quello di semplificare. L’esempio è proprio velina. Negli anni ha preso come significato quello di ragazza sciocca e ambiziosa così come Secondigliano quello di crimine e di spaccio. In comune hanno una cosa. Sono entrambi pregiudizi”. Mikaela, invece, si lamenta che spesso il termine “velina” è stato affiancato a quello di “ignorante”: “Ho letto tutte le opere di Gustave Flaubert, Maupassant e Balzac. E poi i romanzi di Jane Austen”, dice la ragazza. Inoltre sono entrambe diplomate al liceo linguistico: Mikaela parla cinque lingue, mentre Shaila parla inglese e spagnolo. 

Complimenti e critiche

Le due ballerine professioniste hanno raccontato di non aver accettato subito di diventare le nuove veline: “Shaila ha aspettato una settimana prima di firmare il contratto. Io ho risposto che prima di qualsiasi decisione dovevo chiedere a mia madre”, ha raccontato Mikaela a Panorama. Shaila e Mikaela prendono molto seriamente il loro lavoro, che fortunatamente è anche un divertimento: “Lo facciamo bene al punto da tornare a casa con le cicatrici ai piedi, come capita alle ballerine della Scala”. Shaila, ex ballerina di Amici, ha rivelato che hanno ricevuto anche i complimenti dalle accademie di ballo. Nelle ultime settimana Mikaela è rimasta coinvolta in una sgradevole bufala sul web: alcuni file audio, millanterie pronunciate da un’anonima ragazza, sono statti attribuiti alla velina: “Non tutti hanno la fortuna di difendersi. Io sono tutelata e coccolata da Striscia. Smontare una notizia falsa è più difficile che costruirla. Ancora più complesso risalire a chi l’ha ideata”.