Neri Marcorè si tuffa nuovamente negli anni 80 con la nuova stagione di una delle fiction più amate degli ultimi anni. Da domenica 1° aprile, in prima serata su Raiuno e poi ogni martedì, andrà in onda Questo nostro amore 80. Dopo essersi tuffati nella magica atmosfera degli anni ’60, dopo il decennio degli anni ’70, in Questo Nostro amore 80 ci saranno tutti i protagonisti ormai cresciuti. Neri Marcorè veste nuovamente i panni del capofamiglia Vittorio che con Anna (Anna Valle) ha formato una splendida famiglia con la nascita di tre figlie. Anna e Vittorio, però, non si sono mai sposati e, proprio nel momento in cui avrebbero potuto essere felici, saranno separati. Negli anni ’60, infatti, Vittorio e Anna hanno lottato per convivere, negli anni ’70, quando in Italia veniva approvato il divorzio, combattevano per tenere unita la famiglia e negli anni ’80 si sono separati. “E proprio ora che i due avrebbero potuto godersi un po’ di tranquillità, gli sceneggiatori crudeli hanno escogitato un’incomprensione, che finirà per dividerli”, racconta Neri Marcorè ai microfoni de Il Giornale senza, tuttavia, svelare cosa accadrà in futuro e se riusciranno a ritrovarsi dopo un periodo di crisi.



GLI ANNI ’80 DI NERI MARCORE’

Attraverso Questo nostro amore, Neri Marcorè ha avuto la possibilità di vivere dei decenni che non ha vissuto in prima persona. Negli anni ’80, l’attore aveva quindici anni e di quel periodo ha un suo ricordo personale. “Il ricordo che ho io della grande Storia di quel periodo è quindi ammorbidito dalla mia personale. Per esempio: sono nato negli stessi anni di alcuni feroci brigatisti rossi; ma del dramma che si andava preparando non ebbi alcuna consapevolezza”, spiega a Il Giornale. Considerato uno dei migliori attori in circolazione, negli anni, Neri Marcorè ha dato prova di essere un artista a 360 gradi passando dal doppiaggio alle imitazioni fino allo show del sabato sera. Ad accorgersi, tuttavia, del suo talento recitativo su Pupi Avati mentre altri si stupirono un po’. “Fu Avati con Il cuore altrove a farmi capire che forse potevo considerarmi un attore vero. E perfino bravo. Quando mi affidarono il ruolo di Papa Luciani nell’omonima fiction televisiva – ad esempio – molti si stupirono. Ma il più stupito di tutti ero proprio io”, ricorda ancora l’attore.

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