Carlo Cracco è nel pieno della sua verve artistica e creativa, ma anche della sua popolarità. Lo chef stellato ha infatti da poco aperto nel pieno centro di Milano e precisamente in Galleria Vittorio Emanuele, il suo nuovo ristorante ‘Cracco’. Si tratta di cinque piani per oltre mille metri quadrati con un’enoteca da oltre diecimila etichette e la pasticceria del pastry chef Marco Pedron, nonché un bar molto particolare. Il nuovo Cracco in Galleria ha fatto parlare molto di se sin dal giorno dell’apertura avvenuta lo scorso 21 febbraio, sia per la questione legata alla Pizza Margherita ma anche per una lettera che lo stesso Cracco avrebbe inviato al comune di Milano in cui ha fatto una serie di rimostranze. Ma andiamo con ordine. La questione Pizza Margherita è nata relativamente al prezzo a cui Chef Cracco avrebbe deciso di venderla ed anche alla scelta di alcuni ingredienti principali che difatti si discostano totalmente da quella che è la tradizione napoletana della Pizza Margherita. Da qui una serie di polemiche con Carlo Cracco che ha corretto il tiro, reinserendo ad esempio il basilico sulla Pizza, ma tuttavia non sono mancate le dimostrazioni di affetto da parte dei suoi colleghi.
CARLO CRACCO, UNA MISSIVA DAI TONI MOLTO CALDI
In primis si era esposto Gino Sorbillo in difesa proprio del collega dichiarando: “Mi è piaciuta la filosofia, onesta e semplice, che sta dietro a quella creazione. La sua pizza contiene i suoi punti di vista, quegli stessi che lo hanno contraddistinto in questi anni e reso un personaggio televisivo molto amato. Lui, peraltro, non ha mai dichiarato nel menu di fare una pizza napoletana”. Poi è toccato allo chef Bruno Barbieri, giudice come lui per tanti anni a Masterchef Italia: “Carlo Cracco è un grandissimo chef e un’artista e quindi lui si può permettere di fare tutto quello che vuole”. Negli ultimi giorni invece secondo i bene informati, Carlo Cracco avrebbe inviato al Comune di Milano, a Palazzo Marino, una missiva dai toni molto caldi. Lo Chef che ha aperto come detto il suo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele, con affitti da capogiro versati proprio alle casse del comune, sarebbe in contrasto con il Comune di Milano per una parte relativa alla concessione della Galleria. La tensione sarebbe alle stelle con lo Chef pronto a tutto pur di rivendicare i propri diritti. Staremo a vedere.