“Una compravendita di 3.000 voti a Colonia, in Germania, documentata da un filmato esclusivo, ripreso 4 giorni fa con una candid camera. E il filmato ha dell’incredibile”: ha inizio cosi il servizio de Le Iene, che svela la “possibilità di brogli con il voto degli italiani all’estero grazie alla testimonianza di ‘cacciatori di plichi’, ovvero cacciatori di schede ancora da votare”. Un vero e proprio scandalo del quale si sta occupando ora la Digos di Roma che, d’intesa con la procura della Capitale, ha acquisito il materiale video da Mediaset. La situazione, come svela il servizio de Le Iene, non solo è reale ma è anche peggiorata. “Le schede non vengono solo raccolte con il ‘porta a porta’ ma vengono pure comprate quelle stampate direttamente dalle tipografie. La truffa, ai danni dei diritti politici di tutti, coinvolgerebbe anche alcuni consolati. Con cifre economiche e di numero di voti che spaventano” svela l’incredibile servizio. (Aggiornamento di Anna Montesano)



IL CASO NELLE MANI DELLA DIGOS

Le Iene picchiano duro sulle disastrose elezioni 2018 che ha visto un altro calo di affluenza alle urne e l’emergere di due figure “nuove” Salvini e Di Maio. Rimane il fatto che mentre gli italiani avevano già dimostrato il proprio malcontento con un “no” alle votazioni, Le Iene ci anavano giù duro con una serie di servizi dedicati proprio alle elezioni o, meglio, un altro volto di quest’ultime. L’inviato del programma in due giorni (almeno secondo comunicazione ufficiale) è riuscito ad entrare e documentare una trattativa di compravendita dei voti in Colonia, in Germania, tanto che lo stesso filmato esclusivo adesso è stato acquisito dalla Digos di Roma che farà le relative indagini. In una nota del programma si legge: “La politica non ha preso provvedimenti e la magistratura non ha aperto alcuna inchiesta, sebbene i fatti emersi siano gravissimi. Anzi, secondo le nostri fonti, la situazione è addirittura peggiorata: le schede non vengono solo raccolte con il ‘porta a porta’ ma vengono pure comprate quelle stampate direttamente dalle tipografie”. Le accuse sono gravi e potrebbero cambiare molte cose, la Digos farà presto sapere la sua a riguardo? (Hedda Hopper)



NOMI E COGNOMI NEL SERVIZIO DE LE IENE

Continua a fare discutere la vicenda dei possibili brogli nel voto all’estero alle elezioni 2018. Filippo Roma, inviato de Le Iene, ha pubblicato un servizio scottante sulle votazioni all’estero, con possibili compravendite di schede elettorali. La questione di cui parliamo riguarda Colonia, in Germania, con tre mila schede. Ma c’è un precedente recente che riguarda da vicino le elezioni nostrane. Parliamo di Mario Caruso, eletto in parlamento nella circoscrizione Estero A (Europa). In un’intervista esclusiva, il protagonista del broglio ha detto: “Io per l’onorevole Mario Caruso ho rubato e ho comprato plichi per le votazioni del 2013”. Volto coperto e voce camuffata ma sicura. Negli scorsi mesi Filippo Roma ha indagato sulla vicenda, con il politico che ha respinto le accuse accusando il programma in onda su Italia Uno di cattivo giornalismo e di trasmettere servizi manovrati da sistemi e interessi occulti. (Agg. Massimo Balsamo)



COMPRAVENDITA DI 3 MILA SCHEDE

Brogli nel voto all’estero alle elezioni 2018? Il servizio di Filippo Roma andato in onda ieri sera, domenica 4 marzo 2018, a Le Iene scuote il mondo politico. Ieri si sono tenute le elezioni politiche per formare il nuovo Parlamento e hanno partecipato al voto anche gli italiani residenti all’estero, ma attenzione ai possibili brogli. “Il cacciatore di plichi”, come è stato definito nel servizio del programma di Italia Uno, ha rivelato una prassi scorretta nel procedimento di voto. Come dichiarato nel video, che nelle prossime ore sarà acquisito dalla Digos di Roma, si è parlato di una trattativa riguardanti schede comprate e stampate direttamente dalle tipografia. Oggetto di scambio tre mila voti, riguardanti solamente una città, Colonia in Germania, e due soli giorni di attività. Una indagine per fare luce su una vicenda che non è nota e che altera il reale andamento del voto, uno scandalo che mette a rischio la democrazia di un paese civile. (Agg. Massimo Balsamo)

PRESUNTA COMPRAVENDITA DI SCHEDE ELETTORALI

Il servizio di Filippo Roma, in onda, stasera, a Le Iene, ha evidenziato come è facile acquistare i plichi della circoscrizione estera, diretti, poi, a Castelnuovo di Porto (Roma). La situazione, in vista delle ultime elezioni politiche, è peggiorata ulteriormente perché sono aumentate anche le ricompense per i ‘cacciatori di plichi’ vista la spietata concorrenza. C’è chi è stato pagato anche 3000 euro più 350 euro come bonus per alterare i risultati. Qualcuno ha addirittura corrotto le tipografie e i consolati per poter comprare migliaia di schede elettorali da votare solo in un secondo momento. Gli italiani, residenti a Colonia, hanno confessato di non aver mai ricevuto le schede per votare i propri rappresentanti alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica. C’è una trattativa molto serrata tra chi compra e chi vende che, conoscendo le dinamiche di questi affari sporchi, vuole subito i soldi e concludere l’accordo in tempi molto ristretti. Chi dovrebbe vigiliare su questa sconcertante vicenda cosa sta facendo? E’ possibile che un candidato possa taroccare le elezioni per accaparrarsi un posto in Parlamento? (Qui, il servizio completo)

IL VOTO DEGLI IMMIGRATI, DEI PRETI E DEI CALCIATORI

Le Iene, dopo la chiusura dei seggi, ha inanellato una serie di servizi riguardanti le elezioni politiche del 2018. Con il voto degli immigrati che, a seconda della provenienza geografica, hanno espresso il proprio parere favorevole per Matteo Renzi, Silvio Berlusconi e Luigi Di Maio. Ed, ancora, cosa hanno votato i preti nel segreto del proprio confessionale? Antonino Monteleone si collega in diretta dal centro operativo de “Le Iene” seguendo in tempo reale lo scrutinio delle oltre 61.500 sezioni sparse su tutto il territorio nazionale fornendo aggiornamenti in tempo reale sul risultato per la Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica. Nicolò De Devitiis, a poche ore dalle elezioni politiche, intervista i calciatori di serie A per carpire le proprie idee politiche. Da Leonardo Bonucci a Gigi Donnarumma. Da Alessandro Matri ad El Shaarawy, i calciatori dimostrano di avere abbastanza le idee confuse. Tutti, però, hanno accolto l’invito dell’inviato delle Iene esprimendo la propria preferenza e inserendo la scheda elettorale in un’urna chiusa. Quale sarà il risultato finale? Rispecchierà la realtà dei fatti?