La vita di Fatime e Senade Selmanaj si ferma il 13 ottobre 2013 a Pescina. Madre e figlia sono di origini kosovare e sono riuscite a sfuggire alla guerra presente nel loro Paese per trovare rifugio in Italia. Il capofamiglia è Veli, con cui Fatime ha avuto cinque figli in tutto e che apparirà presto in modo diverso da come viene visto dalle altre persone. Nella cittadina abruzzese, l’uomo è infatti visto come tranquillo, mite, distante dalle liti. Fra le mura domestiche invece si trasforma in un violento, in grado di creare terrore nelle figlie. Senade Selmanaj nasconde infatti un segreto, persino alla madre: il padre Veli abusa di lei fin da quando era piccola e le stesse violenze vengono vissute dalle sorelle. La ragazza però deciderà di tacere a lungo, fino a quando non riferirà tutto alla madre e insieme si attiveranno per allontanare Veli dalla famiglia.



Il caso di Fatime e Senade Selmanaj verrà raccontato all’interno della puntata di Amore Criminale di oggi, domenica 4 marzo 2018 ed è stata già raccontata quattro anni fa dallo stesso programma tramite una ricostruzione disponibile qui. Il calvario di madre e figlia infatti non finisce quel giorno in cui la verità viene a galla, ma si evolverà presto verso altro. Veli viene ripudiato dalla famiglia nel 2011, quando i maltrattamenti di cui è autore vengono denunciati alle autorità italiane. L’uomo viene così costretto a lasciare il Paese e trasferirsi altrove ed è in Germania, dove ha scelto di vivere, che programmerà la sua vendetta. 



FATIMA E SENADE SELMANAJ, LA DINAMICA DEL DELITTO DI PESCINA

Fatime e Senade Selmanaj credono di essersi finalmente liberate dall’orco, quando Veli viene obbligato a lasciare l’Italia. Dopo tanti anni vissuti in Kosovo sotto i fuochi della guerra e della paura, madre e figlia sembrano finalmente aver trovato un equilibrio nella loro vita. Il merito è anche di uno dei figli di Fatime, Fetah, che quando si accorge che in famiglia sta succedendo qualcosa di oscuro, invita Fatime a denunciare tutto alle autorità. Occorreranno due anni prima che Veli metta in atto la sua vendetta, convinto di aver subito un’umiliazione eccessiva e di essere stato annientato dai propri affetti. Le colpevoli di tutto, ai suoi occhi, sono proprio Fatime e Senade, e per questo deciderà di porre fine alle loro vite. Appena 21enne, Senade ha appena iniziato a vivere un’esistenza felice o per lo meno lontana da quel vortice di abusi in cui il padre Veli Selmanaj l’ha confinata per così tanti anni. Al fianco della madre, la ragazza lavora infatti come addette al lavaggio di ortaggi di un’azienda del Fucino, come sottolinea La Repubblica. Intanto, l’uomo, all’epoca 46enne, lavora in Germania e decide di tornare in Abruzzo, cercando inizialmente di riprendere i contatti con la famiglia. Al rifiuto di Fatime e Senade, Veli decide di rispondere con un’ultima violenza: sparerà ad entrambe all’esterno di un supermercato di Terramozza, nelle vicinanze di Pescina. Tre proiettile per Senade e uno solo per Fatime: Veli cercherà poi di darsi alla fuga, prima di arrendersi ai Carabinieri.