La puntata di Techetechetè in onda oggi pomeriggio ha ripercorso le fasi più interessanti della straordinaria carriera di Lucio Battisti, omaggiato soprattutto attraverso le esibizioni dei cantanti che negli anni hanno ricordato il suo straordinario talento. Fra questi anche Simone Cristicchi, che nel 2012, in occasione del programma “Emozioni, pensieri e parole”, si è esibito sulle note del celebre brano dal titolo “Non è Francesca”. Lo stesso brano è stato poi il protagonista di un divertente cabaret del 1973, ma si cambia pagina con la performance al pianoforte di Mariella Nava, che ha omaggiato Lucio Battisti nel corso di uno show nel 2006 cantando “Amarsi un po’”. Tra i preziosissimi filmati delle teche Rai, anche una vecchia intervista al cantautore, che ha definito il suo straordinario successo nel mondo della musica come un mix di impegno e fortuna: “Credo che tutti i lavori, in tutti i campi, è un fatto di volontà… volontà e anche fortuna”. (Agg. di Fabiola Iuliano)



LA VITA PRIVATA

Proprio nei giorni in cui sarebbe ricorso il 75esimo compleanno dell’artista scomparso nel 1998, a far parlare di Lucio Battisti non è solo lo speciale che la Rai gli ha dedicato in coppia con Lucio Dalla e anche il ricordo di amici e colleghi, ma pure un’altra spiacevole vicenda giudiziaria che vede coinvolta la vedova del cantautore laziale e il figlio e che, inoltre, fa riemergere uno degli aspetti più controversi e discussi della sua figura: infatti, la privacy che Battisti cercava quando era in vita e che l’hanno portato a oscurare le finestrelle della discordia (per le quali i suoi eredi ora andranno a processo il prossimo 24 maggio) è stata sempre oggetto di discussione. I fatti contestati alla vedova di Battisti risalirebbero a fine Anni Ottanta, ovvero nella fase finale della sua carriera quando i contatti col mondo esterno si sono ridotti e attorno alla sua figura è sorto un alone di mistero che, indiscutibilmente, ne ha alimentato anche il mito. Va ricordato anche come a questa stessa privacy ha sempre cercato di preservare la stessa Grazia Letizia Veronese, sin da quando il marito era in vita e che è stata criticata da molti, al pari della lunga battaglie legale che è in atto sull’eredità artistica del cantautore. E, anche in questo caso, la vicenda è finita a carte bollate: la Veronese, dopo aver ribattuto alla denuncia per falsa testimonianza ha risposto con una per calunnia e diffamazione, ricevendo in risposta una controdenuncia per calunnia e in attesa di una nuova puntata di questa certo poco edificante querelle. (agg. di R. G. Flore)



BATTISTI, LA VEDOVA E IL FIGLIO A PROCESSO

La moglie e il figlio di Lucio Battisti a processo per una lite condominiale. Così come riporta il Corriere, la diatriba non è recente ma risalirebbe al 2011 e tra le denunce e le querele ci sarebbero in mezzo anche i loro nomi. “Grazia Letizia Veronese, vedova del cantautore, è imputata di calunnia nei confronti di una condomina, Luca Filippo Battisti è già sotto processo per falsa testimonianza. La contesa è basata sulla presenza (fin dal 1981 secondo i Battisti) di due finestrelle con vetri oscurati per tutelare la privacy di Lucio e che nel 2011 sono state sostituite perché usurate”, si legge nell’articolo. Secondo una vicina di casa però, quelle finestre non c’erano e non si trattava di una sostituzione. Il caso quindi era finito in tribunale perchè il figlio di Battisti sosteneva invece della esistenza da 30 anni, tesi avvalorata anche da un operaio e un altro testimone del condominio di Rimini. “Fatto sta che il figlio, l’operaio e il condomino vengono indagati per falsa testimonianza: il processo è stato rinviato al 29 marzo. Grazia Letizia Veronese, invece, ha denunciato per calunnia e diffamazione la vicina che ha presentato l’esposto, ricevendo una controdenuncia per calunnia. Ora deciderà il giudice il prossimo 24 maggio”, continua il Corriere. Come finirà la spinosa faccenda? (Aggiornamento di Valentina Gambino)



LUCIO BATTISTI E MINA

Lucio Battisti e Mina sono stati protagonisti di una delle pagine più belle della storia della tv e musica italiana. I due interpreti, per l’ultima volta, in occasione dello show Teatro 10, di Antonello Falqui, hanno duettato assieme, nel 1972, per quasi 9 interminabili minuti che hanno segnato profondamente l’animo umano. Il racconto è riportato integralmente da Enrico Casarini nel suo libro “Insieme Mina e Battisti – 1972: il duetto a Teatro 10 e la fine del sogno italiano datato 2009”. Si legge: “E’ la sera del 23 aprile 1972 e una piccola parte di mondo sta assistendo ad un evento memorabile, unico, irripetibile. Sul palco di Teatro 10 (lo show televisivo del sabato sera, diretto da Antonello Falqui, più in voga in quegli anni) per la prima ed ultima volta insieme due mostri della musica leggera italiana, i più grandi: Mina e Lucio Battisti. Questa sera il programma va in onda di domenica, in diretta televisiva. Mina e Alberto Lupo, uno dei superdivi della televisione, presentano un ospite speciale. Quando Mina e Battisti iniziano a cantare l’rchestra tace, le luci si spengono. Finita l’esibizione (Insieme, Mi ritorni in mente, Motocicletta, E penso a te, Io e te da soli, Eppur mi son scordato di te, Emozioni) inizia il lunghissimo applauso del pubblico, interminabile. Dopo silenzio. Mina e Battisti non solo non canteranno mai più insieme, ma lasceranno definitivamente lo show business”.

IL LEGAME TRA LUCIO BATTISTI E DALLA

L’ultima apparizione televisiva di Lucio Battisti risale al 1982 quando fu chiamato, da alcuni amici londinesi, per cantare ‘Amore mio di provincia’ e ‘Una giornata uggiosa’ per la tv svizzera. Quattro anni prima, in Italia, dopo ‘Una donna per amico’, aveva già smesso di rilasciare interviste, farsi vedere in tv, affidando alle note tutto il suo essere. Sempre nel 1982, il cantautore, in veste di produttore del nuovo album di Adriano Pappalardo, firmo’ un comunicato stampa in cui spiegava, prendendosi gioco dei giornalisti, le ragioni della collaborazione: “Ci siamo incontrati dopo tanti anni per caso al mercato rionale di Ponte Milvio. Lui aveva delle patate, io dei pomodori pugliesi. Abbiamo detto: perche’ non ci facciamo delle belle patate alla pizzaiole? E cosi’ e’ nato il long playing”. Nel 1984, l’amatissimo interprete incontrò Dalla in un ristorante, ipotizzando che si potesse ragionare su un nuovo progetto musicale, di cui, però, poi, non si è fatto più nulla: “Lui ascoltava senza darmi importanza. Poi fini’ di mangiare, si puli’ la bocca e disse che non si poteva fare, che si sentiva molto cambiato e che si stava muovendo in tutt’altra ricerca musicale” come raccontò successivamente il compianto artista bolognese all’agenzia di stampa all’Adnkronos.

TECHETECHETE’ SU LUCIO BATTISTI E DALLA

Dalla e Battisti. Sono nati a distanza di poche ore l’uno dall’altro, hanno lo stesso nome e hanno cambiato la storia della musica italiana degli ultimi 50 anni. Le loro canzoni sono veri e propri inni per più di una generazione e nello speciale “Techetechetè” se ne ritrova una selezione molto ampia, da “Emozioni” a “L’anno che verrà”, da “Pensieri e parole” a “Piazza grande” e poi “Futura”, “Non è Francesca”, “Come è profondo il mare” e “Acqua azzurra, acqua chiara”. Una sequenza impressionante, da cantare assieme a questi autentici miti della canzone. Inoltre i grandi duetti: Lucio Dalla con i suoi tanti amici da Gianni Morandi a Renato Zero, Andrea Bocelli e Fiorello. Lucio Battisti in una sola, indimenticata occasione. Quando ha diviso il palco dei Teatro 10 con Mina. Un’esibizione ancora oggi considerata una vetta inarrivabile di televisione e musica. Insieme, su quel palco, hanno cantato assieme prima di lasciare definitivamente le scene. Appuntamento domenica 4 marzo, alle 17.05, su Rai1″.