Oggi Lucio dalla avrebbe compiuto 75 anni e il mondo della tv lo ricorda con uno speciale di Techetechetè tutto dedicato alla sua musica. I filmati contenuti nelle teche Rai, in particolare, hanno mostrato le sue prime esibizioni televisive in bianco e nero senza dimenticare quelle più recenti, fra le quali la partecipazione nel 2009 a “I migliori anni”, show ideato e condotto da Carlo Conti. Non manca l’appuntamento a Canzonissima del 1968, l’ironico cabaret di Rosario Fiorello e “Sette in un teatro vuoto”, celebre show in onda sui canali Rai nel 1980. Il filmato in questione, in particolare, immortala il protagonista mentre intona il suo celebre brano dal titolo “L’anno che verrà”, canzone successivamente riproposta nel corso de “La bella e la besthia”, programma musicale in onda nel 2002 che Lucio Dalla ha condotto assieme a Sabrina Ferilli. Fra i ricorsi più interessanti anche l’esibizione a “Musicalmente” del 1980 e le parole di Ron, che raggiunto da Tg2 dossier nel 2012, lo ha ricordato come “una persona importante non perché famosa, ma perché importante dentro”. (Agg. di Fabiola Iuliano)



LA CARRIERA E I SUCCESSI PIÙ IMPORTANTI

Il 4 marzo del 1943 nasceva Lucio Dalla, colui che è stato in grado di rivoluzionare molti aspetti della musica italiana. Scoperto negli anni sessanta da Gino Paoli, negli anni successivi il suo successo arriva in maniera assoluta e gli anni settanta sono effettivamente quelli della svolta. Nel 1971 torna al Festival di Sanremo per la seconda volta proprio con un pezzo che ha per titolo la sua data di nascita: 4/3/1943. Conquista il terzo posto ma dentro il cuore del suo numeroso pubblico, rappresenta da sempre una delle canzoni simbolo del suo grandissimo repertorio costellato di successi. La canzone in questione ha ottenuto enorme gradimento anche all’esterno grazie alla reinterpretazione di Dalida negli anni ’80. Tra i più grandi successi della sua carriera, anche l’album che data 1972, dal titolo “Storie di casa mia”, che al suo interno contiene molti brani di effettivo cambiamento. Indimenticabile il 1990 quando esce “Attenti al lupo”, pezzo scritto da Ron, suo amico da sempre. Questo brano fa parte dell’album “Cambio” presentato per la prima volta durante “Fantastico ’90”, condotto da Pippo Baudo. La ultima partecipazione al Festival di Sanremo data 2012, quando ha duettato con il giovane Pierdavide Carone. (Aggiornamento di Valentina Gambino)



RAI1 RICORDA LUCIO DALLA

A 75 anni dalla sua nascita, Rai 1 ricorda Lucio Dalla con una puntata speciale di Techetechetè, in cui si parlerà anche di un altro Lucio, ovvero Battisti. Il ricordo di Dalla è stato riacceso in questi giorni dal suo amico Ron. Il quale non solo ha portato al Festival di Sanremo l’inedito di Lucio Dalla “Almeno pensami”, ma ha realizzato un nuovo album, uscito proprio in questi giorni, dal titolo “Lucio!”, composto da 12 brani tutti dedicati a Dalla. Tra le canzoni ci sono anche “Piazza Grande”, “Chissà se lo sai” e “Come è profondo il mare”). “Molte canzoni sono rimaste fuori, all’ultimo ad esempio mi sono ricordato di Le Rondini, mi è preso un colpo, ma la canterò live”, ha detto Ron in un’intervista TgCom24. Il cantante ha anche realizzato il video del brano “Almeno pensami” nella casa che fu di Lucio Dalla, diventata ora un museo.



LUCIO DALLA, IL RICORDO DI RON SUL PRIMO INCONTRO

E la prima giornata di visite guidata “A casa di Lucio”, nella casa che fu di Dalla, è stata un vero successo. Secondo quanto riporta Dariodelweb.it, l’iniziativa della Cna di Bologna ha avuto molti visitatori, anche perché si possono vedere molti quadri, statue e oggetti appartenuti a Dalla, compresa la targa con il terzo premio del Festival di Sanremo per la canzone “4/3/1943”, corrispondente alla data di nascita dello stesso Dalla. Ron, sempre nell’intervista sopra citata, ha raccontato così il primo incontro con quello che divenne poi un suo fraterno amico: “La prima volta che ci siamo visti era per una canzone che dovevo portare a Sanremo, lo aspettavo con mio padre per ascoltarla, è arrivato ingessato all’incontro perché era reduce da un incidente, ricordo ancora gli occhialini e la barba… mi ha colpito subito perché mi ha fatto ridere… Ci manca molto, ci manca la sua gioia”.

LA CARRIERA

Nato a Bologna, Lucio Dalla perde presto il padre (nel 1950) e la madre lo fa trasferire al Collegio vescovile Pio X di Treviso. Tornato a Bologna adolescente comincia ad appassionarsi al jazz e a imparare a suonare il clarinetto. Con questo strumento entra nella Rheno Dixieland Band dove suona anche Pupi Avati. Nel 1962 entra a far parte dei Flippers e partecipa anche ad alcune incisioni di Edoardo Vianello. Nel 1962 incide il suo primo 45 giri. Partecipa al Festival di Sanremo in cui l’amico Luigi Tenco si toglie la vita. Nel 1971 porta all’Ariston “4/3/1943” con cui comincia ad avere un certo successo. In tutto ha pubblicato 22 album, l’ultimo dei quali uscito nel 2009. Lucio Dalla muore il 1° marzo del 2012 per un infarto a Montreux, cittadina svizzera dove si era esibito la sera precedente