Nonostante le tante ore di diretta su La7, dovute alle elezioni parlamentari, Enrico Mentana continua ad essere attivo anche sui social, commentando le ultime novità e in particolare le voci sull’addio di Renzi come segretario del Partito Democratico, reduce da una sonora quanto inaspettata sconfitta da queste elezioni. “Renzi ha deciso di dimettersi. Sfuggirà il Pd al destino del Ps francese? – scrive Enrico Mentana sulla sua pagina Facebook; poi aggiunge – E lui, Renzi, tenterà di creare una sua formazione? In ogni caso, il voto di ieri ha messo il centro sinistra con le spalle al muro: o cambia alla radice o si trasforma in un cimitero degli elefanti”. Altrettanto attivi sono le migliaia di fan e non che commentano queste sue parole, riaprendo quello che sarà un lungo dibattito. (Aggiornamento di Anna Montesano)



Paolo Celata e Alessandra Sardoni migliori alleati

Nella lunga maratona che ha seguito i primi momenti successivi alla chiusura dei seggi, non poteva non esserci lui, l’instancabile Enrico Mentana, oggetto di ironie sul social. Nonostante questo, però, il giornalista che alla fine è risultato essere il vero vincitore della lunga notte, ha saputo come sempre districarsi alla perfezione in quella che per il resto del mondo è stata la lunga notte degli Oscar ma che in Italia, almeno dando uno sguardo ai trend Twitter ha avuto tutto un altro significato e spessore. Ed in un clima politico incerto, come quello che sin da subito si è andato delineandosi, a spuntarla direttamente dagli studi di La7 è stato proprio Mentana, definito in coro il vero eroe della Nazione e considerato a pieno titolo la più grande Rock Star italiana. E così il giornalista si è riconfermato essere punto saldo della rete dimostrando come non esiste alcuna maratona senza di lui e viceversa, tanto che negli anni il consueto appuntamento televisivo è divenuto ormai uno status quo, un vero e proprio momento di culto. Paolo Celata e Alessandra Sardoni, al tempo stesso, si sono dimostrati degli ottimi alleati del nostro supereroe nazionale, infaticabili quanto Mentana e capaci di districarsi alla perfezione tra i vezzi e le manie del loro leader incontrastato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



LITE IN DIRETTA: “POCO IN TV? VOLEVATE FANTASTICO?”

Nonostante le tante ore di diretta per la sua Maratona, Enrico Mentana non perde colpi, anzi con ironia accoglie i telespettatori alle 6.30. «Buongiorno, buongiorno, se ci seguite da ieri sera sapete di cosa stiamo parlando», dice riferendosi alle Elezioni 2018. «Se vi siete svegliati adesso, beati voi, vi devo dire che ci sono state le elezioni, non so se ve lo ricordate, e ha vinto il Movimento 5 stelle come lista, perché ha superato il 30 per cento sia alla Camera sia al Senato», ha poi aggiunto. La Maratona Mentana è stata una vera e propria diretta fiume, perché è cominciata alle 22.30, subito dopo Non è L’Arena di Massimo Giletti. Il direttore del Tg di La7 ha seguito lo spoglio delle schede, prima con gli exit poll e poi con le proiezioni di Swg, quindi con i risultati reali.



Non sono mancate le polemiche, come lo scontro con il leader di CasaPound, Simone Di Stefano, il quale lamenta la scarsa esposizione mediatica: «Non sono mai andato su La7». Mentana ribatte subito: «Non è andato a Omnibus? Era un altro Di Stefano?». La risposta di quest’ultimo non si fa attendere: «Era il giorno della presentazione delle liste elettorali, alle 7 del mattino. Ho fatto tre interventi per par condicio più quei 5 minuti, per il resto il nulla, non venite a farci la morale sulla democrazia o sul pluralismo». Mentana allora non ne può più ed esplode: «Scusi Di Stefano, sa con chi parla vero? Lei sa che sono stato accusato di essere stato una specie di pifferaio magico per essere venuto a discutere con lei nella sede di Casapound. Nessuno le fa la morale sulla democrazia, stiamo analizzando un risultato elettorale». Pensate che sia finita qui? Macché, perché Di Stefano non si arrende: «Se avessimo avuto noi lo spazio dato a un Fratoianni, non saremmo all’1%. Il sovraesposto M5S ha più del 30%». Per Mentana non funziona così e spiega il motivo:  «Se valesse il suo ragionamento ci dovrebbero essere partiti al 200%. E dare la colpa alla tv non è molto da forza rivoluzionaria…». Il siparietto si conclude con una stoccata finale: Mentana ricorda che a Omnibus ha partecipato una militante di CasaPound. Per Di Stefano sono stati pochi minuti: «Non c’è stata una prima serata in cui abbiamo parlato». Allora il direttore del Tg di La7 chiude la faccenda con ironia: «Prima serata? E cosa volevate fare, Fantastico?». (agg. di Silvana Palazzo)

IL DEBUTTO DI ALESSANDRA DRAGOTTO A LA7

Alessandra Dragotto di Swg, alla chiusura dei seggi, ha letto i primi instant poll delle elezioni politiche del 2018, rivelando i risultati di un sondaggio condotto tra 5000 elettori, raggiunti telefonicamente, al cellulare e via mail, che hanno votato durante tutto l’arco della giornata. In vantaggio il Movimento 5 Stelle CON una forchetta tra il 28,8 e 30,8, avendo la meglio su Forza Italia 13,5 – 15,5, Partito Democratico 21 – 23, Fratelli d’Italia 4,4 – 5,4, Liberi e Uguali tra il 5,2 e 6,2. Dragotto, a pochi minuti dalla lettura dei primi dati: “Le tendenze ci dicono che siamo sicuramente di una situazione in bilico, non sappiamo se avremo una maggiore certa […] I primi dati più reali li potremo avere con le prime proiezioni, per il Senato, man mano, che andremo ad incrementare le sezioni che siamo andati a campionare”. A mezzanotte, invece, diffuse le prime vere e proprie proiezioni, con i dati reali provenienti dalle varie sezioni scrutinate. Saranno confermati i dati dei sondaggisti o ci sarà un sovvertimento a sorpresa?(Aggiornamento Sebastiano Cascone)

FABRIZIO MASIA NON CI SARA’

La maratona Mentana è un vero e proprio evento televisivo che “ridimensiona” oggi l’attesa per gli Oscar. È il giorno delle Elezioni Politiche 2018, quindi della super diretta del direttore di Tg La7. In tanti pregustano l’attesa e non vedono l’ora di ritrovare le facce di sempre, quelle degli inviati che sono diventati ormai una sorta di istituzione. Da Alessandra Sardoni a Paolo Celata, perché il pubblico del “Mitraglia” è affezionato, al punto tale che un tweet recita: “Se devo sapere di una tragedia, preferisco saperla dalla Sardoni”. Quest’anno però c’è una brutta sorpresa: stavolta non sarà l’abbronzatissimo Fabrizio Masia a dare gli exit poll. Il sondaggista di Emg è passato in Rai, quindi Enrico Mentana accoglie al suo posto Alessandra Dragotto, direttrice di ricerca di Swg. “Meno uno con l’immagine di una persona felice di essere da domani con noi. Direttore di ricerca di Swg, dalle 23 ci darà polls e proiezioni. Benvenuta Alessandra Dragotto”, l’annuncio social del direttore di Tg La7.

MARATONA MENTANA ELEZIONI 2018: ALESSANDRA DRAGOTTO NEW ENTRY

Tutto pronto a La7 per la Maratona Mentana sui risultati delle Elezioni Politiche 2018. La novità stavolta è nella speciale diretta: a divulgare i dati sul voto non sarà più il sondaggista Fabrizio Masia di Emg. Ci sarà una new entry al femminile: quest’anno tocca ad Alessandra Dragotto, direttore di ricerca dell’istituto Sgw. Triestina di nascita, è approdata a Swg nel 2005 e dal 2009 è direttrice di ricerca dell’istituto, dove coordina indagini socio-economiche e di mercato e implementa modelli statistico-predittivi a supporto dell’analisi di dati. “Stiamo organizzando dei casting tra i vari personaggi di Beautiful per sostituirla”, aveva scherzato Enrico Mentana, alludendo ad una somiglianza tra il sondaggista e l’attore Ronn Moss. “Smorziamo così la commozione per questo arrivederci, non un addio. Grazie, intanto, per quello che è stato in questi lunedì”, aveva aggiunto Mentana in diretta nel dare l’inattesa notizia.