Ermal Meta ha lanciato un bel messaggio contro l’omofobia, ma da poco l’attenzione dei fan si è spostato sull’annuncio della prossima data a Roma dell’artista italo-albanese. Ermal Meta porterà infatti nelle piazze e nei palazzetti il suo nuovo album ”Non abbiamo armi”. Sarà il prossimo 5 luglio alle ore 21. al Foro Italiaco per Il Centrale Live. Sulla sua pagina di Instagram ha voluto mandare un segnale preciso a tutti i suoi fan, invitandolo a vivere queste splendide emozioni tutti insieme. La volontà è quella di andare a commuovere ancora una volta il pubblico e a poter condividere le sue emozioni insieme a molte persone. La vittoria del Festival di Sanremo 2018 insieme a Fabrizio Moro con ”Non mi avete fatto niente” ha solo aumentato la sua notorietà, perché ormai da anni Ermal Meta è uno degli artisti giovani in rampa di lancio più seguiti. Ora è il momento del salto di qualità ed Ermal Meta è pronto per questo. (agg. di Matteo Fantozzi)



Temi d’attualità particolarmente cari

I temi di attualità sono particolarmente cari a Ermal Meta, come confermato anche dal testo della sua canzone ‘Non mi avete fatto niente’ con la quale si è aggiudicato il Festival di Sanremo insieme a Fabrizio Moro. L’artista di origini albanesi si trova, non certo a caso, in nomination per il Premio Amnesty International, ma non è questo l’unico argomento che continua ad essere oggetto di grante interesse per lui. Qualche ora fa, infatti, un utente del suo profilo Twitter ha scritto un post nel quale ha chiamato in causa l’omosessualità e l’omofobia, rendendo necessario l’intervento dello stesso Ermal Meta. Il follower ha infatti scritto: “C’è una larga fetta del genere umano che fa letteralmente schifo #omofobia #stopomofobia #domenicalive”, chiamando in causa la vicenda del padre di un 14enne che ha ucciso il proprio figlio in quanto omosessuale. Dalla sua parte, anche l’artista italo-albanese con una dichiarazione nella quale chiarisce senza ombra di dubbio il suo punto di vista.



Ermal Meta lancia un segnale contro l’omofobia

Il risposta al suo utente di Twitter, Ermal Meta ha scritto: “L’omosessualità così come la cultura mettono in discussione un ordine incancrenito delle cose. Nel medioevo si mandavano a morte coloro che dicevano che la terra non fosse piatta, oggi si ammazza un ragazzo perché è gay. L’amore, come l’ignoranza, ha molte forme. Rispetta. Vivi”. Un tema che ha scatenato una grande discussione nel profilo social dell’artista vincitore di Sanremo, a partire dalla persona che per prima aveva aperto la vicenda: “La tua sensibilità ti fa onore, sarebbe bello non doversi stupire per posti come questi, sarebbe bello sapere che tutti la pensano così perché questo pensiero dovrebbe essere la “normalità”. Hai centrato il punto se uno vive non ha tempo per odiare, solo per amare!”. Ma Meta non è nuovo a simili prese di posizione: a distanza di qualche ora infatti è stata chiamato chiamato in causa un altro dramma della società moderna ovvero la violenza subita dalle donne in Siria.