James Ivory, a 89 anni, ha vinto l’Oscar per la Miglior sceneggiatura non originale di “Chiamami col tuo nome”, tratto da un romanzo di André Aciman. Lo sceneggiatore americano che non ha nascosto la sua gioia è così il vincitore più anziano degli Oscar. Felicità anche per Guillermo Del Toro, terzo regista americano a vincere un Oscar. Prima di lui era toccato a Alfonso Cuarón per Gravity nel 2014 e Alejandro González Iñárritu, per Birdman nel 2015 e per The Revenant nel 2016. Sul palco, nel ricevere la Statuetta come Miglior regista per La forma dell’acqua, Del Toro ha espresso tutta la sua gioia per essere riuscito ad imporsi a Hollywood pur essendo un immigrato “perché la cosa più importante che fa il nostro settore è cancellare le linee di confine, quando il resto del mondo vorrebbe renderle più profonde”, ha dichiarato il regista la cui vittoria non è mai stata messa in discussione sin dalla vigilia della Notte degli Oscar 2018 (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



Oscar 2018: La forma dell’acqua miglior film

‘La forma dell’acqua’ è l’indiscusso trionfatore della 90esima edizione degli Oscar aggiudicandosi quattro statuette, incluse le più prestigiose. Al capolavoro di Guglielmo Del Toro è andato il premio per il miglior film, la miglior regia, la migliore colonna sonora e la migliore sceneggiatura originale. Un riconoscimento che non sorprende e che rispetta perfettamente i pronostici della vigilia: la pellicola si era già aggiudicata, infatti, il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia, due Golden Globes per la migliore regia e la migliore colonna sonora e tre British Academy Film Awards. ‘The Shape of Water’ segna la vittoria di una fiaba fantasy nella quale una donna affetta da mutismo si innamora di una creatura acquatica, apparentemente mostruosa. Il tutto accade in un periodo della Guerra Fredda, quando Elisa Esposita si trova a lavorare in un laboratorio governativo incontrando proprio un anfibio dall’aspetto umanoide, che fin da subito la conquista.



Oscar 2018: le dichiarazioni di Guglielmo Del Toro

È stata una notte indimenticabile per Guglielmo Del Toro, che si è aggiudicato quattro premi nella notte degli Ocar 2018. Al momento della consegna della statuetta per la migliore regia, ha faticato a nascondere l’emozione, ringraziando tutti coloro che l’hanno supportato in questa avventura: “Anche io sono un immigrato come Alfonso, come Selma, come molti altri. Ho vissuto gli ultimi cinque anni un po’ qui, un po’ in Europa. Il cinema è in grado di togliere le frontiere, dovremmo continuare a farlo. Amo la Fox Searchlight perché ha creduto alla possibilità di creare una fiaba su un dio di un fiume e su una donna muta che se ne innamora”. Del Toro è il terzo regista messicano ad aggiudicarsi l’Oscar per la regia negli ultimi sette anni e sempre il terzo a conquistare la doppietta regia/film negli ultimi quattro anni.

Leggi anche

THE HOLDOVERS - LEZIONI DI VITA/ Il film sulla vera rinascita che i giorni di Pasqua ci ricordano