Il commissario Montalbano torna in onda oggi, martedì 6 marzo, alle 21.20 su Raiuno, con le repliche degli episodi delle stagioni precedenti della fortunata fiction ispirata ai romanzi di Andrea Camilleri che continua ad incollare milioni di telespettatori davanti ai teleschermi. Dopo la messa in onda dei due episodi inediti de Il commissario Montalbano, oggi andrà in onda la replica dell’episodio Un covo delle vipere. Nelle prossime settimane, invece, Raiuno proporrà le repliche dei seguenti episodi: Come voleva la prassi, Una faccenda delicata, La piramide di fango, Il sorriso di Angelica, Il gioco degli specchi e Il campo del vasaio. Nonostante il primo episodio sia stato trasmesso nel 1999, il pubblico continua ad amare follemente Il commissario Montalbano, ma quali sono i segreti di tale successo? Prima di tutto la trama intrigante e ricca di colpi di scena, ma anche la presenza di attori amatissimi e che, con il tempo, sono riusciti ad affiatarsi sempre di più dando vita ad episodi assolutamente veritieri. Senza Luca Zingaretti, Peppino Mazzotta e Cesare Bocci, infatti, il pubblico è sicuro che Il commissario Montalbano non sarebbe lo stesso.



IL COMMISSARIO MONTALBANO: LA TRAMA DE IL COVO DELLE VIPERE

Il commissario Montalbano, alle prime luci dell’alba, sta dormendo, ma il suo sonno viene interrotto non dalla solita telefonata di Catarella ma dal cinguettare di un usignolo. In realtà, poi, il commissario scopre che quello era il fischio di un barbone che gli racconta che, per ripararsi da un forte temporale, si era rifugiato nella veranda del villino. Il commissario Montalbano, però, viene richiamato al dovere da Catarella che lo informa dell’ennesimo omicidio avvenuto in città. La vittima è l’imprenditore Cosimo Barletta, ucciso con un colpo di arma da fuoco alla nuca. Inizialmente si pensa ad una rapina, ma non ci sono segni di effrazione, Montalbano si convince così che ad ucciderlo sia stato qualcuno che lo conosceva. Il commissario comincia ad indagare nella vita di Barletta e scopre che era un uomo freddo, privo di scrupoli e sentimenti. Inoltre, il commissario scopre che la vittima era uno strozzino e aveva una passione per le giovani donne. Il caso diventa ancora più complicato quando dall’autopsia emerge un ulteriore particolare: prima che gli sparassero, Barletta era stato anche avvelenato.

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