Asia Argento è ancora al centro di mille polemiche ma anche di tanti complimenti. Tutte le donne che hanno subito abusi e che sono finite all’angolo sul posto di lavoro, sono pronte a tenderle la mano e mostrarle solidarietà e lei è pronta a combattere, come una leonessa, come sempre. L’attrice è spesso eccessiva ma ha sempre fatto dell’indipendenza delle donne il suo baluardo e così farà oggi in sfilata a Roma per lo sciopero globale delle donne e ha fatto lo stesso al Parlamento europeo dove proprio qualche ora fa ha fatto un lungo discorso in cui ha chiamato le donne a raccolta contro il patriarcato: “Dare potere alle donne alle donne e alle ragazze nei media e nella comunicazione, questa è la chiave del futuro”. A Bruxelles l’attrice si è fatta portavoce delle donne e del femminismo moderno raccontando ancora una volta delle violenze e delle molestie subite e gridando alla libertà e alla rivoluzione: “”Con la mia testimonianza ho contribuito a lanciare questo movimento globale #MeToo in cui le donne si sono liberate del peso che portavano sul cuore”, ci sarà davvero lo sprint finale e il cambiamento? (Hedda Hopper)



ASIA ARGENTO ALLO SCIOPERO DI ROMA

Asia Argento sarà presente oggi a Roma per per lo sciopero globale delle donne che sfilerà da Piazza Vittorio a Piazza Madonna Di Loreto. Nella pagina Facebook del movimento Non Una di Meno, l’attrice ha spiegato le ragioni della sua partecipazione: “In Italia mi hanno chiamato pu****na, mi hanno detto che me l’ero cercata. Hanno detto che una persona come me non era una vera vittima, e questo mi ha fatto molto male e mi ha fatto riflettere. Quasi tutte le donne hanno vissuto un episodio di violenza, e forse tutte insieme riusciamo a cambiare questo patriarcato così radicato non solo nella nostra cultura”. Alle parole della Argento, fa seguito anche la nota del movimento che ha spiegato come in Italia, così come in altri 70 Paesi, saranno organizzati presidi, cortei e azioni di vario tipo in occasione della Festa della donna. Si tratterà di uno sciopero femminista che coinvolgerà ogni genere di lavoratrici, siano essere precarie o manager, operaie a tempo indeterminato o senza contratto: “Lo faremo tutte insieme perché il movimento globale delle donne è coraggio di parlare, forza di rompere il silenzio, la paura e la vergogna che avvolgono le molestie sui posti di lavoro, quest’ultimo sempre più precario. ” [Agg. di Dorigo Annalisa]



L’ACCUSA A SILVIO BERLUSCONI

Asia Argento è salita sul palco e ha pronunciato un discorso emozionante sulla sua decisione di rendere pubblico il suo presunto stupro da parte di Harvey Weinstein quando aveva 21 anni. Ha anche descritto la reazione contro di lei nei media italiani, dove alcuni giornalisti maschi la chiamavano “puttana” e l’accusavano di godersi il presunto assalto. La regista ha concluso il suo discorso, è esplosa di rabbia e ha lanciato uno sfogo contro l’ex primo ministro, Silvio Berlusconi, uscito vincitore di coalizione dalle ultime elezioni politiche del 2018: “Ci sono mille battaglie da fare. Dobbiamo restare unite in tutto il mondo Dobbiamo parlare, avere il coraggio di parlare. Ho pagato le conseguenze della mia verità. Non c’è nulla di più forte della verità. La verità sdradica qualsiasi tipo di patriarcato, infiltrato nel nostro Dna da quel porco di Berlusconi che, trent’anni fa, ha oggettificato il corpo della donna e ci ha reso degli oggetti da desiderare, da usare! Non possiamo eleggerlo di nuovo. Basta, non può tornare questo porco, basta Berlusconi” (Aggiornamento Sebastiano Cascone)



#WETOGETHER: LA LOTTA CONTRO LE MOLESTIE

Asia Argento si fa ancora una volta paladina contro il femminicidio e la violenza sulle donne. La nota attrice ha voluto anche spiegare il senso di #Wetoogheter, sottolineando: “Perché le donne oggi si credono tra di loro e anche perché quasi tutte le donne purtroppo nelle loro vita hanno subito una violenza. Forse riusciremo finalmente tutti insieme a cambiare questo patriarcato. E’ così radicato nella cultura quel patriarcato che da sempre cerca di opprimere la nostra libertà e le nostre scelte di vita“. Di certo c’è grande fiducia che questi movimenti possano dare la forza a chi subisce delle violenze di uscire fuori ed esprimere il proprio parere, cercando di lottare nella stessa direzione sperando che queste terribili vicende possano finalmente rappresentare il passato e non ripetersi nel futuro. Sarebbe bello poi se si unissero a queste situazioni anche gli uomini pronti ad esprimere la loro idea solidale. (agg. di Matteo Fantozzi)

IN PIAZZA A ROMA

Asia Argento ha lanciato il #Wetoogheter e sarà in piazza domani per protestare contro le violenze sulle donne e contro il femminicidio. Su Facebook l’attrice figlia del re dell’horror italiano sottolinea: “Ora è tempo del #Wetoogheter di unire le voci per un unico grido che non potrà più essere ignorato”. Le donne si riuniranno domani proprio nel giorno simbolico della loro festa, appuntamento a Roma a piazza Vittorio alle ore 17.00. Continua Asia Argento: “Il tema delle molestie sul lavoro è un tema che mi riguarda e non solo perché ne sono stata vittima più volte da quando ero giovanissima, ma perché finalmente da quando ho liberato la parola sul mio mostro Harvey Weinsten al resto del mondo ho dato la forza di generare un movimento globale come il #MeToo in cui le donne si sono liberate del peso che portavano dentro e per la prima volta tutti hanno creduto loro”.

LE ACCUSE A WEINSTEIN

Asia Argento è una delle prime vip che ha deciso di attaccare il noto produttore statunitense Harvey Weinstein. L’attrice aveva solo 21 anni quando interpreta Beatrice, una ladra, nel film B.Monkey prodotto dall’americano e poi distribuito dalla Miramax. Ronan Farrow, figlio di Mia Farrow e Woody Allen, sottolineò al New Yorker: “In una serie di emozionanti e lunghe interviste Asia Argento mi ha detto che Weinstein l’ha aggredita quando lavoravano insieme”. La stessa Asia Argento sottolineò che non aveva mai raccontato niente perché aveva paura di ritorsioni sia sul lavoro che tanto più nella sua vita privata e spiega: “So che ha distrutto tante persone prima. Questo è il motivo per cui questa storia non è mai venuta fuori. E’ tutto vero quello che c’è scritto sul New Yorker. Ora però lasciatemi in pace”. Parole che hanno scosso il pubblico e sicuramente hanno acceso la polemica e il caso Weinstein.