Stintino in Sardegna
In finale al “Borgo dei Borghi 2018” c’è un piccolo comune situato nella parte nord-ovest della Sardegna: Stintino. Il borgo si trova tra due mari e il nome stesso porta in sé la posizione: “Stintino” deriva da “Isthintìni”, che significa “intestino o budello”. Nel borgo di Stintino si respira ancoral’antica tradizione della pesca (del tonno in particolare) e il profumo di salsedine che proviene dal mare. L’origine di Stintino risale al 1885, quando il Re Umberto di Savoia decise di dare vita a una colonia penale di tipo agricolo e un lazzaretto, proprio sull’isola dell’Asinara. Lì vi insediarono 45 famiglie liguri, che in seguito fondarono il borgo. Le spiagge più famose sono La Pelosa e La Pelosetta, due lembi di terra caratterizzati da sabbia bianca e da un mare limpido. A Stintino è possibile anche visitare il museo delle Tonnare, dov’è possibile entrare nel vivo dell’antica forma di sussistenza del borgo (attiva fino agli anni ‘70), osservare gli strumenti del mestiere e numerose fotografie che testimoniano l’importanza della pesca dei tonni. Dagli anni ‘70 in poi, alle principali risorse economiche di Stintino si aggiunse anche il turismo, con la costruzione di residence e hotel sulla costa.
La Pelosa a rischio
Nei mesi scorsi si è a lungo discusso della proposta del sindaco di Stintino, Antonio Diana, di vietare l’uso di asciugamani sulla spiaggia della Pelosa, a rischio “estinzione”. Non è rimasto molto della spiaggia degli anni ’70 con dune e metri e metri di sabbia sui quali spuntavano pochi ombrelloni anche in agosto. Il divieto di asciugamano, che non è ancora in vigore, ha suscitato molte polemiche: “La gente può dire quello che vuole ma l’importante è salvare la Pelosa. L’idea di vietare gli asciugamani non è una nostra invenzione, tutto il piano in via di realizzazione è basato su studi scientifici nei quali l’asciugamani è indicato tra i maggiori pericoli, perché quando è umido trattiene moltissima sabbia. Non è un’idea campata in aria”, ha risposto il sindaco di Stintino, come riporta Repubblica. Il piano di Stintino rientra in un’intervento della Regione che finanzia la protezione degli arenili sardi con 18 milioni di euro. Il punto forte del piano è la rimozione della strada asfaltata alle spalle della Pelosa: “Le spiagge devono essere fruite in maniera sostenibile, il progetto del Comune di Stintino va in questa direzione”, ha aggiunto l’assessore regionale all’Ambiente, Donatella Spano.