Carlo Conti è pronto a realizzare un sogno ovvero quello di condurre La Corrida. A cinquant’anni da quando Corrado diede il via alla prima edizione de La Corrida in radio, il conduttore toscano, da venerdì 13 aprile, in prima serata su Raiuno, riporterà in tv i dilettanti allo sbaraglio ovvero persone comuni che, per una sera, si trasformeranno in ballerini, cantanti, poeti e via dicendo. “È una delle gioie più grandi – confessa Conti ai microfoni de La Stampa –, è un programma che ho sempre sognato, per anni ho fatto feste in piazza con Pieraccioni e Panariello, è un po’ tornare alle origini, al divertimento puro, a quella leggerezza che non riusciamo più ad avere quando si fanno programmi con Vip”. Di venerdì sera, Carlo Conti è l’uomo sul quale la Rai punta ancora non solo per riportare in tv uno dei programmi più amati dal pubblico italiano, ma anche per vincere ancora la gara degli ascolti. Conti, da anni uno dei migliori uomini Rai in questo, confessa, però, di non aver mai pensato allo share, neanche quando ha condotto il Festival di Sanremo: “confesso di non aver mai vissuto il mio mestiere con la tensione degli ascolti”.
CARLO CONTI PRESENTA I DILETTANTI ALLO SBARAGLIO DE LA CORRIDA
La Corrida di Carlo Conti sarà esattamente come quella originale di Corrado. Ogni settimana, ci saranno i concorrenti, la valletta del pubblico che, da casa, porterà gli strumenti per poter fare rumore durante le esibizioni. Per quanto riguarda i dilettanti allo sbaraglio, Conti rivela che arriveranno da tutta Italia e ce ne sarà per tutti i gusti. “È quello che trovi nelle sagre paesane, il tipo che al bar del paese suona con le ascelle. Sai quanti se ne sono presentati a suonare con le ascelle? Per non parlare di quanti Celentano abbiamo contato” – spiega il conduttore alla Stampa e aggiunge – “La maggior parte sono cantanti, ma sono arrivati anche poeti e ballerini, nessuno ha velleità professionali, solo la voglia di far vedere quello che sanno fare, nel bene o nel male. A volte non capivamo se erano loro a prendere in giro noi, o il contrario”. Al settimo cielo per la nuova avventura professionale, Carlo Conti non ha alcuna intenzione di seguire il modo che aveva Corrado di condurre quel programma. Il padre de La Corrida, infatti, resta inimitabile.