Si è tenuta ieri a Parigi la conferenza stampa di presentazione della 71esima edizione del Festival di Cannes (8-19 maggio), nel corso della quale il Delegato Generale Thierry Fremaux ha annunciato il programma della manifestazione. Dopo l’assenza dello scorso anno, l’Italia torna in concorso con “Lazzaro Felice” di Alice Rohrwacher (vincitrice del Grand Prix nel 2014 con “Le meraviglie”) e “Dogman” di Matteo Garrone (vincitore del Grand Prix nel 2008 con “Gomorra” e nel 2012 con “Reality”). Anche Valeria Golino è in gara, nella sezione “Un certain regard”, con il suo nuovo film da regista “Euphoria”, con Riccardo Scamarcio e Valerio Mastandrea. Grande assente per il momento e Paolo Sorrentino con il suo “Loro”, con Toni Servillo nei panni di Silvio Berlusconi. “Il film esce in Italia in due parti: una uscirà prima dell’inizio del Festival di Cannes. La natura stessa di quel progetto ci ha fatto un po’ esitare sul modo in cui mostrare il film a Cannes. Le discussioni sono ancora in corso” ha spiegato Therry Frémaux, rispondendo a una domanda dell’Ansa durante la conferenza stampa. Il film di Sorrentino, infatti, uscirà in due parti: la prima il 24 aprile, la seconda il 10 maggio.



Esclusi Sorrentino e gli Stati Uniti

Per “Loro” c’è ancora qualche possibilità di entrare nel programma della manifestazione: la selezione, infatti, non è ancora completa e nei prossimi giorni potrebbero essere aggiunti ulteriori titoli al concorso principale (finora composto di 18 film) ma anche in altre sezioni. Tra le spiegazioni date da Frémaux, inoltre, c’è l’intenzione di puntare sui giovani cineasti e su autori mai pervenuti a Cannes. Per esempio nel concorso principale spunta il nome dell’esordiente egiziano A.B. Shawky con “Yommeddine”. In competizione ci sono 7 titoli realizzati fra il Medio e l’Estremo Oriente, a partire dal film di apertura “Todos los saben” dell’iraniano Asghar Farhadi,  Todos los saben. Oltre a Sorrentino, i grandi assenti di Cannes 2018 sono gli Stati Uniti in gara con solo due titoli: “Blakklansman” di Spike Lee e “Under the Silver Lake” di David Robert Mitchell con Andrew Garfield.

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