Se cercate su Wikipedia “Alien”, scoprirete che le vicende del film “ruotano attorno a una specie aliena che nella storia viene identificata con la generica definizione xenomorfa, costituita da feroci predatori dotati di intelligenza ma incapaci di provare emozioni, che si riproducono come parassiti annidandosi nei corpi di altri esseri viventi provocandone la morte”. Il vostro vecchio Yoda ha fatto un salto sulla sedia: per quanto uscito nel 1979, il film di Ridley Scott sembra aver disegnato una nuova categoria di predatori, anzi dell’unico predatore del commercio on-line, che si infila in ogni settore merceologico e lo svuota facendo fallire i tanti negozianti e distributori, puntando a diventare il Distributore Unico: si sta parlando di Amazon, il colosso americano che è già diventato la seconda azienda al mondo quotata più grande dopo Apple.
Sarebbe già grave se si limitasse alla distribuzione, ma l’appetito di Jeff Bezos, il suo fondatore non si ferma solo a questo settore. Grazie all’impiego degli algoritmi è sempre più in grado di condizionare le scelte dei consumatori, arrivando anche a spiare e registrare i loro più privati movimenti grazie agli assistenti virtuali e ai sistemi antifurto venduti a basso prezzo, e che piazzano una telecamerina in ogni stanza. Facendo leva sul proprio monopolio del commercio on-line, Amazon si sta allargando nel campo delle polizze e nel campo della sanità.
Svaniti al momento i tentativi di comprarsi Netflix per arricchire la per ora modesta offerta di Amazon Prime Video, Bezos, grazie all’enorme liquidità accumulata, è riuscito a sottrarre proprio a Netflix e a HBO i diritti per produrre la serie tv de “Il Signore degli anelli”. 250 milioni di dollari, cui si aggiungeranno – secondo l’Hollywood Reporter – altri 750 milioni di dollari per realizzare le 5 stagioni previste al momento.
Bezos ha imparato presto la lezione: i canali via cavo come HBO hanno investito cifre da capogiro in serie capaci di attirare abbonati, ma di poter essere vendute contemporaneamente in tutto il mondo. Si può affermare che grazie a questo meccanismo il grande cinema si è trasferito in TV, con prodotti di eccellenza come Il Trono di spade, Homeland, Mad Men, House of cards, Breaking Bad e molte altre. Mentre tutte le grandi reti stanno segnando il passo in attesa dei ritorni previsti, Amazon ha deciso di scatenare un attacco senza precedenti, candidando Amazon Prime Video a diventare una delle principali reti via cavo del mondo: e non è nemmeno difficile immaginare che cosa sarà capace di scatenare in termini di merchandising dei prodotti legati alla serie tv, e a quelle che verranno.
Sembrava soltanto una previsione distopica di Orwell, e invece il Grande Fratello è già qui. Ci dice cosa comprare, dove comprarlo, ci dirà presto cosa guardare. Una volta capito il meccanismo, grazie alla sempre maggiore liquidità, è facile che faccia sua una catena di alberghi, una di navi da crociera, e magari anche una catena di cliniche e di servizi di pompe funebri. Così come si diceva una volta, saremo serviti dalla culla alla tomba, felici ed ebeti come in un costante Truman Show, e senza possibilità di uscita.
Siete sicuri che tutto questo vi piace?