Reduci dal chiacchieratissimo scioglimento del loro gruppo, Elio e le Storie Tese questa sera si racconteranno nel corso dell’appuntamento di Saturday Night Live, dove avranno la possibilità di chiarire alcuni aspetti delle loro recenti dichiarazioni e dire la loro sulla fine di un sodalizio artistico durato decenni. “L’idea di creare questo gruppo mi è venuta sui banchi del liceo. Ho raccolto persone che la pensavano esattamente come me. E lo spirito era quello di fare qualcosa che non era mai stato fatto prima in Italia”, ha rivelato il frontman della band nel corso di un’intervista concessa a Vittorio Zincone per il Corriere della Sera, dove ha condiviso inoltre lo spirito che da sempre ha caratterizzato la loro musica: “Abbiamo realizzato cose strane, originali e uniche”. Coerente con questa idea, la voglia di scrivere la parola fine su quel progetto, che sin dal primo momento non ha mai perso di vista il lato ludico della musica: “Lo scioglimento improvviso è nelle corde e nello spirito di questa operazione”.
Elio e le Storie Tese:”Ma chi ve l’ha detto che dobbiamo farvi ridere?”
Elio e le Storie Tese, a due mesi dallo scioglimento della band, hanno risposto alle domande di Vittorio Zincone per il Corriere della Sera portando alla luce una verità poco nota al pubblico che da sempre li segue. Nel ricordare “La terra dei cachi”, brano che vinse il Festival di Sanremo nel 1996, il frontman della band ha infatti rivelato che il suo testo è frutto di un fraintendimento: “Con quella canzone noi volevamo fare la parodia dei pezzi impegnati presentati a Sanremo, che più di tanto impegnati non possono essere”. Eppure, alcune frasi sono state equivocate e la canzone, fra i principali successi della band, “è stata interpretata addirittura come la grande canzone di denuncia sui mali dell’Italia”. Lontani da tutte le classificazioni, Elio non ha nascosto il suo desiderio di libertà musicale: “Ci piace anche scrivere canzoni brutte e arrivare ultimi a Sanremo”, prendendo le distanze da chi, invece, si è indignato quando il loro cammino ha percorso una strada di versa da quella attesa da tutti: “Ma chi ve l’ha detto che dobbiamo farvi ridere?”.