Dopo aver ricoperto il ruolo di giudice nella sedicesima edizione di Amici di Maria De Filippi, Ermal Meta è tornato nel talent show come commissario esterno della nuova edizione giunta alla fase del Serale. Nel corso della prima puntata, andata in onda sabato scorso, il vincitore di Sanremo 2018 (con Fabrizio Morot) ha più volte difeso i ragazzi dai severi giudizi dei professori. Durante la diretta alcuni professori hanno criticato Zic, dicendo al giovane che poteva anche risparmiare la voce ed evitare di cantare. “Ma perché lo avete portato al serale, allora?”, ha chiesto il cantante, ribadendo che Zic avrebbe dovuto avere la sua possibilità di esibirsi. Inoltre, in un paio di occasione, ha redarguito Rudy Zerbi: “La tua è antipatia gratuita”. Meta ha poi dichiarato che non sarà presente a tutte le puntate del serale, per impegni di lavoro (la partecipazione all’Eurovision Song Contest 2018) salterà alcuni appuntamenti con il talent.
Ermal Mera contro Biondo
Durante la prima puntata del serale Ermal Meta ha espresso chiaramente di non apprezzare molto Biondo, il rapper molto amato dal pubblico che sembra uno dei favoriti per la vittoria di Amici 17. Sabato scorso il cantante della squadra blu si è esibito sulle note del suo inedito “Dejavu”, ricevendo i complimenti di Rudy Zerbi e Simona Ventura.“Credo che il talento non si possa determinare in base a quanti ragazzi vanno a tempo con le mani su una bit. La musica è un’altra cosa. La qualità più evidente che vedo di te è che sei biondo, è la cosa che mi arriva di te. Sei biondissimo”, ha detto il cantante albanese, ricevendo gli applausi del professore Carlo Di Francesco che non ha mai apprezzato il rapper. Ermal Meta ha poi voluto spiegare di non aver nulla di personale contro il ragazzo: “La musica è come un albero, la radice è la stessa, poi i rami vanno ognuno in una direzione, ma il tronco lo devi conoscere. Non ho nulla contro di te: il carisma, gli applausi, va benissimo. Potrai anche riempire i palazzatti, però, io voglio partire da un concetto fondamentale perché è vero che la musica è soggettiva, ma c’è una parte di oggettività altrimenti non esisterebbero i professori che ti insegnano qualcosa sulla base di un’oggettività”.