Per la Lucarelli, Morra non ha né arte né parte: “Non ha personalità e non sa ballare”. Insomma: “Dovrebbe ispirarsi a Giaro, ad esempio, o a Nathalie”. Il giudizio complessivo è insufficiente. La Di Vaira ne approfitta per levarsi qualche sassolino: “Ho da dire delle cose. Primo: nonostante tutto, Massimiliano non ha mai fatto pesare la questione dell’incidente. Secondo: E’ stato detto che non abbiamo fatto prese, giochetti. Ma ho visto quickstep dove non c’era un passo di quickstep, paso doble dove non c’era un passo di paso doble”. Lei non fa nomi, ma i riferimenti sono chiari. E non del tutto inappropriati. Tutt’altra storia per Garko, che Selvaggia apprezza e non poco: “Sei più vicino a Roberto Bolle di quanto tu lo sia a Robert De Niro. Datti alla danza!”. Lui ci scherza su: “Meno male che non hai parlato di ippica…”. Lucarelli apprezza: “Vedi? E’ autoironico. Bova, guarda e impara”. E’ 10 per lei. [agg. di Rossella Pastore]



L’INTERVISTA

Nessuno si azzardi a pensare che Selvaggia Lucarelli sia diventata più buona e magnanima nei confronti dei concorrenti che ogni sabato sera danzano davanti ai suoi a Ballando con le stelle 2018. A negare un eccesso di bonismo è stata la stessa giudice in un’intervista rilasciata al portale gay.it, nella quale la Lucarelli ha spiegato:”Potrebbe sembrare che sia buona perché manca l’imprevedibilità nei concorrenti. Nelle scorse edizioni, ci sono sempre stati personaggi che non sapevi come avrebbero affrontato un voto o un commento, mentre quest’anno la media è alta, sono tutti buoni, bravi e decisamente equilibrati. Quelli che sulla carta potrebbero essere i più borderline, bonariamente parlando, sono quelli più trattenuti”. Un esempio? “Cristina Ich, ha un carattere interessante, ma è ancora molto contenuta”. Dunque nessun rischio, Selvaggia è sempre la stessa:”Il vero problema, il più delle volte, non è tanto quel che dico, ma come viene percepito. Io ho una personalità così forte da prevalere su qualsiasi mio contenuto. Arriva sempre “Selvaggia” , e quindi l’antipatia o la simpatia che si nutre per me, e poi quello che faccio o dico”.



SELVAGGIA LUCARELLI: “MARIOTTO PIU’ CATTIVO DI ME”

Un conto è essere considerata severa, un altro una strega senza cuore. Ecco perché Selvaggia Lucarelli non ci sta a passare per la cattiva a prescindere dei giudici di Ballando con le stelle 2018. Nel programma di Milly Carlucci, dice l’opinionista, c’è chi è molto più duro di lei:”Pensa a Mariotto. Lui è molto più ‘cattivo’ e sarcastico di me, eppure quello che dice viene metabolizzato con più leggerezza. “Vabbè, è Mariotto!”, si dice. Se la stessa cosa la dico io si fa dietrologia, mi si attribuiscono trame, “Come si permette!”. In fondo va bene così, mi lusinga, perfino. Si vede che sono efficace ed autorevole, ergo faccio incazzare e provoco reazioni”. In ogni caso la Lucarelli allontana le voci di chi pensa che una linea più soft rispetto al passato le sia stata imposta dall’alto: “Pensi davvero che qualcuno avrebbe mai il coraggio di chiedermi di essere quella che non sono? Quando vengo chiamata per partecipare ad una trasmissione televisiva, sanno perfettamente chi stanno chiamando e la mia cifra. E poi, come Milly ha sottolineato più volte, non ho mai fatto nulla per meritare un richiamo. Il mio è sarcasmo e puro spirito critico. E poi io sono buona con i buoni, perché dovrei essere clemente con chi non se lo merita?”



“SU RAOUL BOVA DICO…”

Negli ultimi giorni ha fatto molto parlare la presunta rissa verbale andata in scena nel dietro le quinte di Ballando con le Stelle 2018 tra Selvaggia Lucarelli e Raoul Bova, con quest’ultimo che a distanza di molti anni avrebbe intimidito la giornalista per un articolo di critiche sulle sue capacità attoriali. Sull’argomento, Selvaggia ha tenuto il punto:”Non credo ci sia nulla da aggiungere. Non c’è stata nessuna rissa, come qualche testata ha erroneamente scritto, ma solo una reazione, inaspettata, da parte di una persona che, a quanto pare, non ha metabolizzato un mio articolo uscito diversi anni fa. Articolo, ironico, di cui neanche ricordavo il contenuto. Capita che ogni tanto qualcuno non digerisca un mio articolo, ma è quasi sempre un problema dei narcisisti a cui poi la famosa ferita narcisistica sanguina per mesi, addirittura anni. Quelli intelligenti mi chiamano o mi scrivono e ci ridono su con me. O si incazzano anche seriamente ma con sobrietà, senza isterie. (…) Credo, fino a prova contraria, di essere libera di scrivere quel che voglio, così come sono liberi gli altri di muoversi nelle sedi opportune. Se Bova non mi ha querelata è perché, evidentemente, non c’era nessun presupposto per farlo”.