Apre il ciclo dedicato a “Ieri, oggi, italiani“, nuovo format nato da un’idea di Maurizio Costanzo, l’attrice franco-belga naturalizzata italiana Catherine Spaak, che si racconterà fra ricordi e successi in un’intervista tutta dedicata alla famiglia. Sarà questo, infatti, il tema principale della puntata in onda questa sera, che vedrà la nota attrice ripercorrere la sua vita privata alla luce dei suoi quattro matrimoni. Vladimiro Tuselli, l’uomo sposato in sicilia in una cerimonia blindata a Erice nel luglio del 2013 è infatti il suo quarto marito, un uomo che rappresenta per lei l’amore più bello, perché vissuto ai tempi della maturità, nonostante i 18 anni che attualmente li separano. Le sue prime nozze risalgono invece al lontano 1963, quando l’attrice si unisce in matrimonio con Fabrizio Capucci. L’unione dura pochi mesi e si conclude con un divorzio, al quale seguono le nozze con Johnny Dorelli per un legame durato oltre 15 anni. Il terzo matrimonio risale invece al 1993, quando Catherine Spaak convola a nozze con Daniel Rey per un’unione durata ben 17 anni. L’attrice avrà però la possibilità di parlare di famiglia a tutto tondo, ponendo l’accento sulle sue origini belghe e su quel ramo che vede nel suo albero genealogico influenti uomini politici e artisti noti in tutto il mondo.

L’ATTRICE E QUELLE MOLESTIE MAI DENUINCIATE: “I TEMPI NON ERANO MATURI”

A “Ieri, oggi, italiani” si parlerà di musica, televisione e cultura attraverso i ricordi di Catherine Spaak, che rievocando la sua straordinaria carriera nel mondo del cinema attraverserà gli avvenimenti più impiotanti che hanno segnato il ‘900 . Protagonista delle principiali pellicole in ruoli troppo spesso definiti scabrosi, ma determinata a non barattare la propria libertà in favore del consenso, Catherine Spaak ha recentemente sorpreso tutti parlando del tema delle molestie, rivelando di essere stata oggetto di attenzioni particolarmente violente da parte di persone addette ai lavori soprattutto sul set dei suoi film: “All’epoca non parlavo italiano, non avevo nessuna idea di come funzionasse la legge né in Francia né in Italia, la cosa è rimasta lì”, ha ricordato infatti l’attrice, che ammettendo di essere stata “molestata violentemente”, ha confermato di non aver mai denunciato perché all’epoca forse in pochi le avrebbero dato ascolto: “Alcune colleghe di allora mi dissero che tutto questo era successo solo a me perché a nessuno di loro era mai capitato. Capii che i tempi non erano maturi per poter denunciare”.