Faustino Coppi, il figlio del grande fuoriclasse del ciclismo morto nel 1960, a seguito della malaria contratta durante un viaggio nell’Alto Volta, attuale Burkina Faso, sarà ospite a Ieri oggi italiani. Angelo Fausto Coppi, detto Faustino, è nato nel 1955 dalla relazione tra il campione delle due ruote e Giulia Occhini, nota alle cronache dell’epoca come la Dama Bianca. La relazione tra i due, iniziata nel 1948, destò grandissimo scalpore all’epoca, in quanto Fausto Coppi era già sposato con Bruna Ciampolini, matrimonio contratto nel 1945 a Sestri Ponente. Giulia Occhini era a sua volta sposata con Enrico Locatelli, medico di Varano Borghi e appassionato tifoso del fuoriclasse. Nel 1954 divenne pubblica, dopo la decisione della coppia di lasciare le rispettive famiglie, con corollario di grandi polemiche in un Paese ove ancora non era stato introdotto l’istituto del divorzio. Nello stesso anno, la Dama Bianca fu arrestata per adulterio e inviata ad Ancona, in domicilio coatto, presso una zia. Quando la situazione tornò alla normalità, arrivò anche il matrimonio, in Messico, che però non ebbe alcun riconoscimento nel nostro Paese. Dopo la morte del Campionissimo, Giulia Occhini continuò ad abitare a Novi Ligure, nella stessa Villa Carla in cui la coppia aveva coltivato il proprio amore. È poi morta nel 1993, dopo oltre un anno e mezzo di coma dovuto a un brutto incidente stradale.
FAUSTINO COPPI E LE POLEMICHE SU GIULIA OCCHINI
Faustino Coppi ha già avuto modo in più occasioni di parlare dei clamorosi eventi che ebbero luogo a metà degli anni ’50 e che praticamente spaccarono l’opinione pubblica. In particolare nel corso di un’intervista rilasciata a metà degli anni ’90 ha avuto modo di parlare della condanna di una parte del Paese verso sua madre, che è proseguita anche con il passare del tempo. Tanto che quando la donna è stata sepolta, la decisione del figlio di far scrivere il nome Giulia Occhini Coppi sulla lapide fu oggetto di polemica da parte di un giornalista de La Stampa. Ha poi voluto ricordare come la sua offerta di far coniare una medaglia commemorativa a favore del vincitore del Giro d’Italia sia stata rifiutata proprio perché avrebbe riportato anche il nome della madre.
L’ORIGINE DEL NOME DAMA BIANCA
Lo stesso Faustino Coppi ha poi affermato di comprendere le polemiche scoppiate in un’Italia cattolica e bigotta come quella dell’immediato dopoguerra, ma non l’atteggiamento di chiusura che ha poi continuato a colpire la madre dopo la morte del ciclista e anche nei decenni successivi. Inoltre, ha ricordato la genesi del soprannome di Dama Bianca che caratterizzò la donna, ricordando che a coniarlo era stato un giornalista de L’Equipe, Pierre Chany. Lo fece alla fine di una tappa del Giro d’Italia conclusa a Saint Moritz, nel 1954, quando appunto Giulia Occhini, vestita con un soprabito di quel colore, fu notata al fianco del Campionissimo. Inoltre, ha smentito le parole dette da Don Piero Carnelli, un religioso amico del padre, il quale aveva affermato come Fausto Coppi poco prima di morire avesse deciso di lasciare la Occhini e fosse non solo triste, ma anche stanco della situazione che si era venuta a creare.