Rumors spenti sul nascere, anche perché l’indipendenza della Rai dall’influenza dei partiti e le critiche alle tante direzioni a suo dire filo-governative del TG1 sono da sempre alcuni dei cavalli di battaglia di Marco Travaglio. Tuttavia, nonostante l’ipotesi già apparisse irrealistica di suo (èer quanto il Giornale sostenga, probabilmente a ragione, che ci sarebbe un fronte nel Movimento 5 Stelle che vedrebbe di buon occhio la nomina), il direttore de Il Fatto Quotidiano ha risposto con ironia all’indiscrezione rilanciata dalla testata diretta da Alessandro Sallusti e, dopo aver ricordato gli scontri avuti con eminenti personalità istituzionali e le tante occasioni in cui si sarebbe “bruciato” per quell’importante poltrona a favore di altri giornalisti più “morbidi” di lui nei confronti del Governo di turno, ha concluso il suo odierno editoriale presentando in cinque punti quale sarebbe il suo manifesto programmatico appena diventerà davvero direttore del più importante TG italiano. “La mia direzione durerà 24 ore” enuncia nel primo punto Travaglio, che poi dedica il 2, il 3 e il 4, alla sua intenzione di parlare della trattativa Stato-Mafia, del voler passare ai raggi X tutti i politici italiani e di assumere giornalisti in base al curriculum, prima di arrivare all’ultimo: “Un istante prima, firmerò il contratto di assunzione ventennale del mio successore: Milena Gabanelli”. (agg. R. G. Flore)



L’ironia all’indiscrezione di Sallusti, “Sono in pole position…”

Marco Travaglio sbarca al TG1? Il direttore de Il Fatto Quotidiano, ha smentito questa possibilità con un editoriale prendendo anche in giro Il Giornale per l’errata diffusione della notizia. Secondo ciò che riporta la testata diretta da Alessandro Sallusti il suo nome avrebbe perfino creato uno scontro interno: “tra le due anime del Movimento 5Stelle. Il sogno dei duri e puri, il gruppo che si riconosce nella leadership del presidente della Camera Roberto Fico, porta al nome di Marco Travaglio: il direttore del Fatto sarebbe la soluzione ideale per trasferire sulla prima rete della tv italiana le campagne antiberlusconiane e giustizialiste. Ipotesi su cui Luigi Di Maio non è d’accordo: le due opzioni su cui vuole puntare l’ala governista e moderata sono Gianluigi Nuzzi ed Enrico Mentana, ospiti fissi all’evento di Ivrea di Davide Casaleggio”. Marco Travaglio, nell’editoriale di oggi, venerdì 20 aprile ironizza ancora: “Però Fico e i duri e puri mi vogliono, quindi sto in pole position, e sono soddisfazioni”.



Marco Travaglio al TG1? La risposta con un editoriale

L’editoriale di Marco Travaglio continua ancora con ironia, spiegando la notizia de Il Giornale che lo voleva alla direzione del TG1: “È per questo – spiega l’influente testata – che lunedì il Fatto ha aperto la prima pagina con la notizia che Salvini vuole il Tg1: non per dare una notizia, ma per tenere libera per me l’ambita poltrona. Ora che sono a un passo dall’agguantarla, manca solo che arrivi il primo leghista che passa per la strada e me la soffi. Dai, su, non scherziamo. È una vita che ci lavoro”. Successivamente gli affondi a Silvio Berlusconi: “Nel marzo 2001, per dire, tutti sapevano che B. avrebbe stravinto le elezioni e io, come captatio benevolentiae verso il nuovo padrone dell’Italia e dunque della Rai, mi feci invitare da Daniele Luttazzi per parlare – per la prima volta in tv – dei suoi rapporti con la mafia. Speravo che mi fosse riconoscente, magari non proprio con la direzione del Tg1 (ero ancora troppo giovane), ma almeno del Tg2 o del Tg3. Invece l’ingrato Cavaliere fece proprio in modo che in Viale Mazzini (come pure in Mediaset, ça va sans dire) non mettessi più piede, estendendo il simpatico ostracismo a chiunque avesse osato invitarmi (Biagi, Santoro, Luttazzi, Freccero e così via)”. Per farvela breve… no, Marco Travaglio pare non avere alcuna intenzione di approdare al TG1 ed il perché, pare essere molto chiaro. Se volete avere altre informazioni, vi consigliamo di cliccare qui per leggere il suo editoriale per intero.