Sergio Castellitto intervistato da Malcom Pagani tra le pagine di Vanity Fair, si racconta a 360°. Proprio da ieri è tornato al cinema con il film dal titolo “Il tuttofare” di Valerio Attanasio e nel ruolo di un avvocato apparentemente generoso: “finge di amare i giovani e li assume, ma in realtà li odia. Il mio personaggio è la silhouette di un eterno italiano che sembra sempre sull’orlo dell’estinzione e invece, ancora oggi, vince comunque perché incarna aspetti che evidentemente fanno parte del carattere nazionale”, racconta. Il primo ricordo della sua vita? I disegni del padre. Un uomo Molisano che si era trasferito a Roma per lavoro. Con lui aveva un rapporto istintivo, animalesco e ruvido: “Era profondamente diverso e lontano da me. Nonostante questo, un qualche talento artistico deve avermelo passato. Cantava spesso, arrangiava canzoni con la chitarra e come le dicevo, faceva le caricature. Caricature geniali”. Parlando di caricature, per un attore non è difficile entrare in questo “ruolo”: “Per non essere la caricatura di me stesso ho dovuto indossare le caricature degli altri. Sono stato protetto dalle storie inventate e scritte per me. Mi sono infilato le maschere e sono passato indenne attraverso i decenni”.
Sergio Castellitto sarà Aldo Moro in TV: “Esperienza formidabile!”
Sergio Castellitto ha un segreto per portare avanti appieno il suo lavoro e non venire – forse – ingoiati dalla passione: “Ho sempre pensato che per fare bene il mio lavoro bisognasse disprezzarlo almeno un po’”. Poi serve anche una intenzione pensante: “Pur non essendo per fortuna mai stato uno che rompeva i cogli*ni ai registi, ho sempre tentato di avere un mio punto di vista sulle cose”, confida. Gli anni dell’ambizione sono stati vissuti con nevrosi mentre adesso ha la libertà ma per conquistarla ci è voluto del tempo: “Ho dovuto smascherarmi, venire a patti con l’idea che non ero libero, arrivare all’essenza delle cose”. Negli anni ’70 consegnava giornali, poi la svolta: “Scegliere di recitare fu un gesto liberatorio”. Presto Castellitto interpreterà Aldo Moro in TV: “Lavorare su Moro nei giorni caldi delle elezioni è stata un’esperienza formidabile. Rimpiango i Moro, i Berlinguer e anche se mi lapideranno, pure i Craxi. Erano persone che offrivano soluzioni e proponevano orizzonti e non gossip”.