NEL CAST COSIMO REGA

Il film Cesare deve morire va in onda su Rai Movie oggi, sabato 21 apriel 2018, alle ore 21.10. Una pellicola che è stata prodotta in Italia dalla Rai Cinema in collaborazione con diverse case cinematografiche tra cui la Kaos Cinematografica per la regia di Paolo e Vittorio Taviani. Il soggetto è stato tratto dalla celebre opera di William Shakespeare, Giulio Cesare, la sceneggiatura è stata rivista dagli stessi registi con il supporto di Fabio Cavalli, il montaggio è stato eseguito da Roberto Perpigani, le musiche della colonna sonora sono state composte da Giulio Taviani e Carmelo Travia mentre il ruolo di direttore della fotografia è stato affidato a Simone Zampagni. Nel cast figurano Cosimo Rega, Salvatore Striano, Giovanni Arcuri, Antonio Frasca e Juan Dario Bonetti. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.



CESARE DEVE MORIRE, LA TRAMA DEL FILM

All’interno del carcere romano di Rebibbia dietro iniziativa presa dal direttore su richiesta di alcuni appassionati di teatro, viene deciso di portare in scena un’opera di grande rilevanza socio – culturale come il Giulio Cesare scritto dal celebre artista britannico William Shakespeare. Una vera novità per tutta la struttura della casa circondariale romana tant’è che i detenuti rimangono abbastanza sgomenti all’idea di impiegare il loro tempo libero dedicandosi ad un’arte che molti di loro non hanno praticamente mai conosciuto nel corso della loro esistenza. Il progetto è destinato a rendere partecipi detenuti provenienti dalla sezione Alta Sicurezza ed ossia persone che nel corso della propria vita non solo si sono macchiati di efferati crimini ma attualmente vengono considerati altamente pericolosi. Naturalmente per scegliere i detenuti a cui affidare i vari personaggio previsti dall’opera dello scrittore inglese come Cassio, Bruto, Cesare e Marcantonio, vengono effettuati all’interno della struttura romana delle vere e proprie audizioni alla presenza del regista e dello sceneggiatore. Audizioni che si dimostrano molto sorprendenti non solo per i tanti candidati che si presentano ma anche per le qualità che dimostrano di avere. Insomma, ci sono tutte le premesse per assistere ad un ottimo spettacolo. Per portarlo in scena in maniera ottimale il regista ha a disposizione ben sei mesi durante i quali si ritrova a collaborare con i detenuti scelti instaurando con loro un rapporto di profondo rispetto. Il lavoro è straordinario e soprattutto permette non solo ai detenuti scelti per prendere parte al progetto ma anche a quanti fanno da semplici spettatori, la meraviglia di una opera incredibile. Inoltre dal racconto prendono atto che la storia dell’umanità è da sempre caratterizzata da tradimenti così come la vita è basata sulle emozioni e le passioni lasciando pochissimo spazio alla ragione ed alla logica. Un filo conduttore che è ancora molto attuale nella società moderna nonostante le tante innovazioni tecnologiche ed i passi avanti fatti in quanto a civilizzazione.

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