Nonostante la divisione in due parti, che lascia davvero a desiderare, il momento di Loro 1 è arrivato e i fan di Paolo Sorrentino sono già pronti a dire la loro sulla pellicola (parte 1) dedicata a Silvio Berlusconi. Il film ha già fatto parlare di sé per il tema scelto sin dall’inizio della produzione ma anche nei prossimi giorni non mancheranno dichiarazioni e commenti sull’ultima fatica del regista. Proprio nei giorni scorsi la divisione del film in due parti è stata oggetto di discussioni anche per via del mancato approdo dell’opera al Festival di Cannes. Secondo gli organizzatori è stata proprio questa divisione a far estromettere il film dalla manifestazione mentre per altri, il sito Dagospia in primis, la ragione poteva essere un’altra: la mancata voglia di finire in una battaglia legale con il protagonista, Silvio Berlusconi. Sembra che l’avvocato del premier abbia avanzato la richiesta di non ammettere il film a Cannes o di apporvi alcune modifiche (dal taglio di scene al mancato debutto) per non incorrere in problemi legali. Un’occasione persa per Paolo Sorrentino e il suo cast oppure no? Lo sapremo solo dopo il debutto della pellicola e la messa in onda della seconda parte. (Hedda Hopper)
LE PAROLE DI RICCARDO SCAMARCIO
“Loro 1” di Paolo Sorrentino arriva oggi al cinema: l’atteso film su Silvio Berlusconi, ma non solo, farà parlare molto nelle prossime settimane. Riccardo Scamarcio, intervenuto a Otto e Mezzo, ha commentato così la possibile reazione del Cavaliere: “Secondo me gli piacerà il film, è un bel film: un film di Sorrentino può essere solo un bel film. Il film non parla solo di Berlusconi, parla molto di noi: non posso dire molto perché ho firmato una lettera di segretezza. C’è l’uomo Berlusconi, il film tenta anche di parlare di cose un po’ più complesse, sul corpo e sulla mercificazione dei corpi. C’è uno sguardo artistico di un pensatore come Paolo: credo che uno debba essere contento”. E a proposito di Silvio Berlusconi nel lungometraggio di Paolo Sorrentino, il noto sito Anonima Cinefili ha sottolineato: “Silvio Berlusconi è collocato su un piano altro, e qui diventa una maschera felliniana cui è impossibile non guardare con una certa tenerezza, che è assente per buona parte del film eppure in qualche modo è sempre presente. Non come politico, non come imprenditore, ma come figura mitologica, incarnazione stessa del potere”. (Agg. Massimo Balsamo)
“IL TORERO TRA TENEREZZA E MISTERO”
Sta facendo un gran parlare il film Loro, pellicola di Paolo Sorrentino che uscirà nei cinema quest’oggi. Racconta le vicende di Silvio Berlusconi dal 2006 ad oggi, da quando cioè ha iniziato il lento declino politico. Molte ovviamente le critiche da parte dei siti specializzati, fra cui quella di bestmovie.it, che abbiamo trovato decisamente interessante. Secondo il sito in questione, Loro 1 (la pellicola sarà divisa in due parti, la seconda uscirà il 10 maggio prossimo), è quasi una sorta di Casa Vianello extralarge «E così facendo – si legge – (di)mostra la natura del personaggio e della sua storia d’amore con l’Italia come meglio non avrebbe potuto: dentro al covo di matti che ha tirato su e si porta appresso, Berlusconi è un sospiro di sollievo». C’è però una cosa che il portale non ha gradito, ovvero, Toni Servillo, l’attore che interpreta il leader di Forza Italia. E’ bravissimo, ma ha un difetto: è troppo alto. Il Cavaliere non è infatti un gigante, è una cosa ben nota, e di conseguenza Servillo lo rappresenta in maniera sbagliata: «Un Berlusconi così alto è necessariamente “sbagliato” – si legge – perché l’altezza non è un dettaglio del personaggio, ma una misura che amplifica per contrapposizione la percezione popolare dei suoi risultati». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
L’ITALIA SI DIVIDERA’?
Esce oggi il film Loro, prima parte della pellicola di Paolo Sorrentino che narra le vicende riguardanti la vita di Silvio Berlusconi, indicativamente dal 2000 in avanti. Un film la cui prima è avvenuta ieri, e che come al solito, dividerà gli italiani. Da una parte, infatti, saranno in molti quelli che, guardando il film, confermeranno i loro dubbi sul leader di Forza Italia. I nemici del Cavaliere, del resto, sono svariati, e di conseguenza non aspettano altro che queste occasioni per peggiorare di fatto il proprio giudizio nei confronti dell’ex Premier. C’è però anche una gran parte dell’Italia che ancora stravede nei confronti dell’imprenditore meneghino, quel popolo di fedelissimi che non smette mai di osannare il proprio Presidente, qualunque cosa egli faccia. Se qualcuno di loro andrà mai a vedere il film, è probabile che ne esca comunque soddisfatto, considerando Berlusconi generoso, irresistibile e vitale. A riguardo, c’è una battuta che l’attore Berlusconi recita nel film, come riportato dal quotidiano Il Giornale: «Nonno, perché dodici dei miei compagni dicono che devi andare in galera?», gli chiede il nipotino. «Quanti siete in classe?». «Trenta», risponde il piccolo. «Proporzioni rispettate», risponde Lui. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LE PAROLE DI SORRENTINO
Oggi, martedì 24 aprile, arriva al cinema “Loro 1”, la prima parte del film di Paolo Sorrentino sulla figura di Silvio Berlusconi, interpretato dal “suo” Toni Servillo. Il secondo film, “Loro 2”, uscirà il 10 maggio. Durante la presentazione del film alla stampa, il regista ha definito il suo ultimo lavoro “un racconto di finzione in costume che mette in scena fatti verosimili, o anche inventati, avvenuti in Italia tra il 2006 e il 2010”. Nella prima ora di film “Lui” non c’è, il protagonista è il “talent scout” Sergio Morra (Riccardo Scamarcio), disposto a tutto pur di conoscere Berlusconi (che appare in forma di tatuaggio di una escort). Il titolo è spiegato in una battuta del film: “Loro” sono “quelli che contano”. “Volevo raccontare una certa tipologia di italiano che è nuovo e al tempo stesso antico: anime di un purgatorio immaginario e moderno che stabiliscono, sulla base di spinte eterogenee quali ambizione, ammirazione, innamoramento, interesse, tornaconto personale, di provare a ruotare intorno a una sorta di paradiso in carne e ossa: un uomo di nome Silvio Berlusconi”, ha spiegato ieri Sorrentino, come riporta Repubblica. Il regista racconta la sfera personale di Berlusconi, liquidando la politica in politica in poche battute: “Per me un uomo è il risultato dei suoi sentimenti più che la somma biografica dei fatti. Quindi in questa storia la scelta dei fatti da raccontare non segue un principio di rilevanza dettata dalla cronaca di quei giorni, ma insegue unicamente il fine di provare a scavare a tentoni nella coscienza dell’uomo”. La seconda parte di “Loro 1” racconta il Berlusconi “privato” e il suo rapporto con Veronica Lario (Elena Sofia Ricci). (agg. Elisa Porcelluzzi)
“BERLUSCONI È COMPLICATO”
Cresce l’attesa per “Loro 1”, il nuovo film di Paolo Sorrentino. La pellicola, che è in realtà solo la prima parte, è snobbata proprio dall’uomo a cui è ispirata. Silvio Berlusconi infatti ha raccontato di non avere alcuna intenzione di assistere all’anteprima dell’atteso film del regista Premio Oscar. La pellicola è ispirata alle sue vicende personali e politiche, eppure il Cav non è interessato a prendere visione del nuovo lavoro di Sorrentino, oggi in anteprima a Roma e Milano. Lo ha rivelato l’AdnKronos, che cita fonti di Forza Italia. «Il mondo ha un’idea di Berlusconi come persona molto semplice, ma studiandolo ho capito che è molto più complicato. Vorrei provare a descrivere questo personaggio complesso. Sono interessato all’uomo che sta dietro il politico. Non sono interessato agli aspetti politici», aveva dichiarato lo scorso ottobre il regista napoletano spiegando in un’intervista alla Bbc perché ha voluto girare un film sulla figura di Silvio Berlusconi. (agg. di Silvana Palazzo)
“LORO 1” DI PAOLO SORRENTINO DA DOMANI AL CINEMA
Arriva domani in tutte le sale italiane “Loro 1”, prima parte del nuovo film diretto da Paolo Sorrentino e che, in forma di biopic, porta in scena questa volta la vita di Silvio Berlusconi, una delle figure più importanti non solo della politica ma pure della scena pubblica degli ultimi cinquant’anni: e, in attesa dell’esordio ufficiale, nella giornata di oggi è andata in scena la première della pellicola che vede Toni Servillo tornare a costituire il vecchio sodalizio col regista partenopeo e vestire i panni dell’ex premier, in un cast che vede la presenza, tra gli altri, anche di Elena Sofia Ricci, Riccardo Scamarcio, Fabrizio Bentivoglio e Kasia Smutniak, mentre lo stesso Sorrentino si è prodigato di diffondere un foglio contenente le sue note di regia per quello che è il suo ottavo film, seppure diviso in due parti (la seconda arriverà al cinema il prossimo 10 maggio) come oramai sembra essere diventata regola (mutuata peraltro dalla lunga serialità televisiva) anche nel mondo di celluloide. E, come si evince da qualche giudizio che comincia a trapelare, forse non ne basterebbero nemmeno tre di film per raccontare la sterminata miriade di episodi, pubblici, privati e al limite del leggendario, che hanno caratterizzato la vita di Berlusconi. Di certo c’è che, in questo primo “episodio”, l’ex Cavaliere figura poco e nulla, diventando il grande assente per circa un’ora, ma imponendo ancora di più la sua presenza scenica mentre Scamarcio (alter ego di Gianpaolo Tarantini) si muove tra Roma e la Sardegna circondato da belle donne e giri di affari più o meno ambigui: e l’entrata in scena di Berlusconi pare essere indimenticabile, vestito alla stregua di una odalisca…
“LORO 1”, LE NOTE DI REGIA
E per capire lo spirito di “Loro 1” è necessario rifarsi anche alle note di regia che Paolo Sorrentino ha voluto divulgare alla vigilia dell’uscita al cinema del suo ultimo prodotto di fiction che, ancora una volta, si avvale della sceneggiatura firmata anche da Umberto Contarello. Tra farsa, scene al limite surreale e quella messa in scena che oramai è diventato un tratto distintivo del regista napoletano, il film prova a raccontare quel mirabolante Circo Barnum di personaggi che per anni hanno ruotato attorno alla figura di Silvio Berlusconi, specialmente durante le sue ultime esperienze da Presidente del Consiglio. E pare non mancare una visione a metà tra l’ironico e lo spiazzante per un mondo definito “decadente e amorale” che però semina solo alcuni indizi e lascia impressioni vaghe in vista della seconda parte, nella quale la tragica e a tratti dionisiaca figura dell’oramai ex Cavaliere dovrebbe emergere in tutta la sua potenza scenica. Non a caso, nelle suddette note di regia, Sorrentino spiega che il suo obiettivo era “tratteggiare per squarci, attraverso una costellazione di personaggi, un momento storico (tra il 2006 e il 2010, NdR) definitivamente chiuso” ma che lui stesso definisce amorale e allo stesso tempo ancora vitale.
PAOLO SORRENTINO, “BERLUSCONI E’ UN TORERO”
Nella visione che ha ispirato Paolo Sorrentino in “Loro”, Berlusconi ha rappresentato e rappresenta per milioni di italiani una sorta di “paradiso in carne e ossa” e che sintetizza molto bene la contraddizione di molte persone: quindi, non solo la visione pubblica dell’uomo Berlusconi ma anche e soprattutto quella privata, non seguendo “il principio di rilevanza dettata dalla cronaca di quei giorni ma scavando a tentoni nella sua coscienza”, occupandosi di un mistero che parrebbe insondabile. Insomma, Sorrentino prova ad operare quella che, nel caso di altri uomini politici, era una “disincarnazione del potere” anche se nel caso del leader di Forza Italia si parla di “un infaticabile narratore di se stesso” che è oramai diventato un simbolo, una “proprietà comune” che bene rappresenta gli italiani. “Un torero” conclude Sorrentino parafrasando quanto scriveva Ernest Hemingway in Fiesta.