Stefano Ramunni è stato arrestato: il noto e camaleontico truffatore seriale con un trascorso di reati contro chiunque incontrasse lungo il suo cammino. A tre mesi di distanza dal suo ultimo arresto, Ramunni era stato rilasciato con l’obbligo di firma a Milano e l’imposizione di non allontanarsi dalla città. Un divieto che tuttavia ha subito infranto in collaborazione con un complice, con cui ha raggiunto Genova per mettere in atto un nuovo piano. Le Iene approfondiranno il caso di Stefano Ramunni nella puntata di questa sera, giovedì 26 aprile 2018, grazie al contributo di Giulio Golia. L’inviato si era infatti interessato più volte alle truffe del 54enne, riuscendo a risalire alle sue tracce grazie alla scia di crimini che ha lasciato dietro di sé. Non ultima la creazione di diversi documenti e codici fiscali di cittadini della Svizzera che Ramunni ed il suo complice cercavano di sfruttare per una nuova truffa. Prima del suo nuovo arresto, anche grazie alla denuncia del sindaco di Genova, la iena è riuscito a parlare con il criminale. Come sottolinea Genova Today, il 54enne è stato trovato in via del Campo grazie alla segnalazione di alcuni cittadini che hanno riconosciuto i due uomini.



IL TRUFFATORE DAI ”CENTO” NOMI?

I crimini di Stefano Ramunni sono centinaia, così come le molteplici identità che nel corso degli anni ha adottato per mettere in atto le sue truffe. Considerato il re di quel particolare settore, il 54enne è riuscito nel tempo a truffare istituti bancari e parenti, oltre ad avvocati e Procure. Nei precedenti servizi de Le Iene sono stati raccontati i punti salienti della sua professione criminale, ricostruiti anche grazie al contributo di un ex complice che dopo essere finito in carcere con Ramunni, ha deciso di cambiare vita. Secondo l’uomo, il truffatore adottava un metodo semplice soprattutto con le banche, da cui riusciva a farsi dare ingenti somme di denaro. Il tutto grazie ad una specie di gioco delle tre carte, con cui depositava un capitale iniziale in un istituto e ne prelevava una parte grazie ad una falsa identità. Con altro nome depositava l’assegno della banca precedente in un altro istituto, aprendo un nuovo conto. I truffati sono migliaia ed è il metodo messo in atto da Ramunni sembra molto semplice: spacciandosi per Ispettore, per agente dei servizi segreti e anche medico, riusciva ad ottenere le credenziali delle sue vittime ed a sfruttarli a proprio vantaggio. In una delle sue maxi truffe è riuscito persino a spacciarsi per morto, grazie ad un finto certificato medico che è riuscito a far approvare dal dipartimento preposto. Nell’ultimo servizio de Le Iene, si è parlato invece dell’ultimo viaggio di Ramunni e del complice, in seguito alla sorprendente scarcerazione da Treviso. Inseguiti da complici di Giulio Golia, i due si sono rinchiusi per tante ore in un internet point di Padova per stampare altre carte d’identità e codici fiscali, oltre alla pagina Wikipedia del deputato del M5S Alvise Masiero, quasi coetaneo del complice del truffatore. Clicca qui per rivedere il servizio de Le Iene.



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